Così in una nota il capogruppo del Pd in Consiglio Provinciale a Chieti, Camillo D’Amico, che prosegue: “Suona però strano e curioso che, il presidente della Provincia di Chieti Enrico Di Giuseppantonio, lamenti solo i sacrifici programmati per l’ospedale di Lanciano, non anche di quello di Vasto, e sottaccia l’avvenuta chiusura di quelli di Guardiagrele, Casoli e Gissi le cui strutture oggi sono cattedrali nel deserto. Tutto ciò è la plastica dimostrazione delle attenzioni di chi ha governato in questi anni le istituzioni locali: l’abbandono più assoluto del territorio e dei suoi cittadini. Il presidente della Provincia ha il dovere di rappresentare compiutamente gli interessi generali del territorio amministrato senza risparmi e sconti per nessuno. Troppo frequentemente assistiamo a: dichiarazioni, atti, scelte programmatiche e gestionali, prospettive strategiche che fanno salve alcune aree a discapito di altre.
Questo è estremamente grave perché, nel mentre il nord della provincia, gode del traino dell’area metropolitana Chieti – Pescara, quella sangrina del trend dell’area industriale, la vastese continua ad essere dimenticata e mortificata nel più assoluto disincanto di chi lo rappresenta nei governi provinciale e regionale. La Provincia di Chieti, pur avendo tutti i i requisiti previsti dalla norma della spending review per sopravvivere a se stessa, rischia seriamente di venire accorpata a Pescara cedendone la sovranità amministrativa anche perché, l’amministrazione Di Giuseppantonio & company, centrodestra a guida Udc, non ha saputo farsi apprezzare dal territorio del tutto dimenticato. Le dichiarazioni sul paventato taglio di ulteriori posti letto ne sono la conferma con l’aggravante di denunciare i danni solo per una parte del territorio”.