Chieti. “L’amministrazione comunale in questo momento di grave crisi economica continua a lavorare sulla strada della razionalizzazione della spesa e di ottimizzazione delle entrate puntando ad incassare gli oneri di urbanizzazione dovuti, trovare la strada giusta per valorizzare e dismettere parte del patrimonio immobiliare e riscuotere annosi residui attivi”.
Lo dice in una nota l’assessore al Bilancio del Comune di Chieti, Roberto Melideo, che prosegue: “Al contempo procediamo anche, con la massima attenzione, alla stipula di transazioni (tra cui quella con ‘le case di riposo’) affinché siano le più eque possibili e ciò per evitare che a pagare i costi di questa crisi siano sempre e solo i cittadini. Pertanto, nonostante la difficoltà a rispettare i parametri imposti da questo governo tecnico che per il 2013 saranno ancora più rigorosi, l’amministrazione Di Primio ha avuto il merito di mantenere i conti sotto controllo rispondendo colpo su colpo alle mannaie del governo tecnico. Però, le cattive abitudini della minoranza di centrosinistra non cambiano e, incapaci di ammettere la verità dei fatti, propongono a ripetizione solo la stessa ‘informazione terroristica’, con note stampa ad orologeria in cui annunciano, persino con una certa dose di entusiasmo, disastri finanziari imminenti per il Comune di Chieti; annunci che vengono puntualmente smentiti dai fatti reali. Inoltre, chi propaga ad arte notizie di questo genere contribuisce solo a fare pura disinformazione perché dimostra di non conoscere, ad esempio, la differenza che esiste tra Patto di Stabilità e dissesto finanziario anche se quantomeno i ‘renziani’ dovrebbero essere al corrente, a detta del loro leader, delle problematiche vissute oggi nell’amministrazione degli Enti pubblici frutto di scelte discutibili volute dal Governo Monti. A titolo di esempio, desidero ribadire che se mancassero realmente 15 milioni di euro nelle casse dell’Ente, come fantasiosamente affermato più volte nel corso dell’ultimo biennio da presunti soloni del centrosinistra, il Comune di Chieti non avrebbe neppure i soldi per pagare gli stipendi ai propri dipendenti e ciò è stato mensilmente smentito. Ed allora, per l’ennesima volta, spero l’ultima, mi trovo costretto a fare chiarezza. In realtà i milioni di euro riguardano il debito arretrato e non pagato dalle precedenti amministrazioni a cui noi stiamo trovando il rimedio. Il Patto di Stabilità è un meccanismo rigorosissimo ma, allo stesso tempo, perverso per cui vengono definiti a livello statale dei parametri da rispettare nel differenziale tra entrate ed uscite. Nell’ambito del risanamento del debito pubblico posto in essere dal Governo Tecnico, questo saldo obiettivo è diventato sempre più drastico scaraventando, de facto, sui Comuni la responsabilità di trovare le risorse per risanare il debito dello Stato centrale. Il meccanismo è talmente perverso che in pratica si ripercuote sulle imprese che lavorano con gli enti locali nei confronti delle quali i pagamenti devono avvenire con il contagocce, e sui cittadini a cui viene chiesto uno sforzo nel rispetto rigoroso delle scadenze tributarie. Con tutto ciò, pur aggiungendosi un taglio vertiginoso dei trasferimenti finanziari avvenuto nell’ultimo triennio, l’amministrazione Di Primio ha deciso di mantenere alcuni benefici fiscali, di estenderne altri ed in alcuni casi di ridurre la tassazione: no tax area; quoziente familiare sperimentale; esenzione TARSU (tassa rifiuti) contrada Casoni estendendone il raggio ad 1 km; riduzione generalizzata tarsu del 5%; riduzione tosap (tassa occupazione suolo pubblico attività commerciali) periodo estivo; mantenimento inalterato aliquote imposta pubblicità e pubbliche affissioni; mantenimento IMU base sulla prima casa ed agevolazioni alle fasce sociali più deboli e per le attività produttive; livello praticamente inalterato della spesa per servizi al sociale ed alla pubblica istruzione. Pertanto, fermo restando che la situazione finanziaria del comune di Chieti è di complessa gestione a causa dei debiti lasciati in eredità dalla precedente amministrazione, oggi si verifica che: la situazione finanziaria del Comune di Chieti, grazie alla sana politica in materia fiscale e di bilancio voluta dall’amministrazione Di Primio, è notevolmente miglioratarispetto al reale rischio debacle trovato del 2010; lo spettro del dissesto finanziario è per il momento scongiurato; la spesa corrente è stata ridotta di oltre 600 mila euro nel 2011; la riduzione dei residui attivi e passivi ha superato i 100 milioni di euro mentre è stata
accelerata del 30% la riscossione dei tributi; nel 2012 non sono stati contratti nuovi mutui ne saranno estinti circa 2.000.000 euro (con riduzione degli interessi passivi a carico della collettività )e la spesa corrente si ridurrà per oltre 1 milione di euro. Ad ogni buon conto – conclude Melideo – nonostante sia sempre più arduo inseguire i parametri imposti dal governo tecnico che per il 2013 saranno ancora più rigorosi, l’Amministrazione Di Primio ha avuto il merito di saper tenere i conti in ordine per poter guardare con moderato ottimismo il futuro”.