Casalincontrada, aumento aliquota IMU: il commento di Montanaro

sergio_montanaroCasalincontrada. “Pensavamo di non doverci stupire più di nulla. Credevamo di aver sentito e visto abbastanza. Ma sbagliavamo. Il modo in cui il sindaco Di Luzio cerca di mistificare una mazzata data ai casalesi con l’IMU supera di gran lunga ogni immaginazione possibile”.

Così in una nota il capogruppo di Casale Futuro in Consiglio Comunale a Casalincontrada, Sergio Montanaro, sull’aumento delle aliquote IMU.
“Se l’intento ‘…era quello di agevolare i cittadini prevedendo delle riduzioni nel pagamento dell’imposta…’ – prosegue Montanaro – non riusciamo a capire come si possa dire di esserci riusciti. L’aliquota dell’abitazione principale è stata aumentata allo 0,5% dallo 0,4%. L’aliquota degli altri fabbricati e dei terreni edificabili è stata aumentata allo 0,96% dallo 0,76%. Cercando di far passare che sulle seconde case in comodato gratuito dato che non si è portata al 0,96% addirittura si sia agevolato facendo rimanere l’aliquota allo 0,76% e senza considerare l’aumento per la prima casa e l’assoluta mancanza di agevolazioni per disoccupati, ultra sessantacinquenni e beneficiari della legge 104/92. Tra l’altro il presunto ‘sconto’ è frutto del nostro intervento nelle due riunioni, da noi richieste proprio per la delicatezza del momento, avute prima che si portasse in Consiglio la questione. Queste aliquote che è vero sono la risultante, ma solo in parte, dei tagli governativi, in gran parte però sono il risultato dell’amministrazione specialmente negli ultimi 7 anni. E l’applicazione di queste aliquote sono la dimostrazione del fallimento di un metodo amministrativo e politico ricco di clientele ed oggi si inizia a tirare una linea sotto cui scrivere: totale! La scelta del piano regolatore a macchia di leopardo e dove è quasi impossibile edificare incide nuovamente sulle tasche dei casalesi aldilà delle chiacchiere. Che senso ha dire oggi, dopo aver causato il disastro e l’immobilizzazione amministrativa, che ci si assume la responsabilità politica delle scelte che hanno ridotto il bilancio di questo ente quando ci si è già premuniti di sgattaiolare da queste responsabilità e lasciando il cerino a coloro che seguiranno? Abbiamo ritenuto di non esprimere il nostro voto sulle aliquote per non legittimare queste salasso derivante in gran parte dalla scelte amministrative causate dalle scelte politiche che si ripercuoteranno pesantemente sull’Ente e quindi sui cittadini, ma contemporaneamente nel rispetto dell’Ente comunale di cui siamo anche noi rappresentanti, non potendolo mettere in difficoltà non incamerando fondi. Purtroppo, e ribadiamo il purtroppo, con noi non ci hanno voluto parlare,per non correre il rischio di doverci svelare i veri conti. La nostra proposta complessiva era ed è sensata fermo restando che si sarebbero potuti apportare correttivi. La necessità finanziaria dell’Ente Comune di Casalincontrada dall’IMU è di 500.000 euro. La quota riferibile ai tagli da trasferimenti statali è di circa 140.000 euro. Una parte della necessità è sicuramente riferibile ad aumenti delle tariffe dei costi fissi. Una parte è riferibile alla falsa illusione che le tariffe quali la mensa scolastica, il trasporto scolastico, non siano aumentati a carico dei cittadini; la differenza tra quanto pagato dai fruitori dei servizi ed il reale costo è a carico del bilancio comunale e quindi le somme in effetti vengono prese e messe sul bilancio e quindi l’aumento è compensato e sempre a carico dei cittadini che al bilancio contribuiscono con altre tasse, ad esempio addizionale IRPEF, bucalossi; a questo sommiamo che l’ACA deve al comune siano al 2011 la somma di circa 73.500 euro per ristorni dei mutui che l’Ente comune ha stipulato per investimenti fatti a suo tempo per interventi ed investimenti sulla rete idrica (linee, depuratori); e la somma sempre da ricevere dall’ACA per il 2012 è di circa altri 18.000 euro. Ancor più da tenere in considerazione è la situazione dell’indebitamento per mutui: nel 2009 la percentuale era di circa il 12% ed è scesa al 10,34% nel 2011. Per legge l’indebitamento già nel 2012 deve scendere all’8%, nel 2013 al 6% e nel 2014 al 4% e sino al raggiungimento dei parametri fissati non è possibile contrarre altri mutui e quindi fare investimenti sulle strutture che poi sono al servizio della cittadinanza. Ne consegue, prendendo a parametro il graduale abbassamento della percentuale dal 2009 al 2011 per effetto dell’impossibilità di contrarre mutui che sommata alla decrescente possibilità di indebitamento che l’Ente Comune di Casalincontrada è bloccato per anni ed anni e tutte ma proprio tutte le tasse che noi casalesi dovremo versare saranno per cercare di iniziare a ricoprire il buco per le scelte politico-amministrative che ciò hanno determinato. Questo si evidenzia oggi perchè, come per il piano triennale dei lavori pubblici, in cui si possono elencare solo i lavori effettivamente finanziati, si sta tirando una linea che ci darà il vero valore amministrativo e di proponimento per la comunità di chi ci ha amministrato ininterrottamente per circa 30 anni e con grave aggravio, visto le conosciute difficoltà crescenti, negli ultimi 7/10 anni. Non è fantascienza – conclude il capogruppo di Casale Futuro – presumere che questi sacrifici imposti ai casalesi potrebbero non bastare e tra l’altro la forte sensazione, ma quasi certezza, è che, visto che negli altri comuni aderenti al Consorzio rifiuti del chietino, si è dovuto obbligatoriamente aumentare la tariffa TARSU per le note vicende. Ai casalesi, invece, sarà fatta pagare senza dirglielo e poi addirittura …per il 2013…contiamo di rivedere e ritoccare tutte le aliquote e non solo.” Così che l’aumento deliberato nel 2013 della tariffa TARSU non inciderà negativamente sulle vicende elettorali prossime ma solo sulle tasche dei cittadini”.

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