“La società Elite Agency e la Best Eventi sono lieti di informare che il concerto di Biagio Antonacci del 18 ottobre p.v. presso il Pala Giovanni Paolo II ha registrato il sold out già da un mese dall’evento. Le previsioni di una corposa affluenza non sono andate deluse e attualmente si riscontra forte disappunto e malcontento tra i numerosissimi fans che reclamano il biglietto d’ingresso al concerto da ogni parte d’Abruzzo e anche dalle regioni limitrofe. Per detto motivo, si vorrebbe replicare l’evento in data 13 dicembre”. Non è la lieta novella pubblicata sul sito internet del popolare cantante, bensì la lettera inviata al Comune di Pescara, allegando la richiesta di concedere il palazzetto dello sport del quartiere San Marco gratuitamente. Concessione già deliberata dalla Giunta per la data del 18 ottobre.
I mittenti, come si legge, sono la Elite Agency, impresa che si divide le sedi tra Chieti e Sant’Omero, e la Best Eventi, vecchia conoscenza dell’amministrazione Mascia, che l’ha omaggiata di spazi aperti e coperti già altre volte, vedi il concerto di fine agosto dei Negrita all’Antistadio, e quello di Giorgia che fece tanto rumore, per ugual motivo, a primavera. La filosofia assunta dall’assessore al Turismo Palusci si riassume più o meno così: gli spettacoli di grande rilievo attirano in città decine di migliaia di persone, un volume d’affari che gli organizzatori non potrebbero generare, causa crisi generale, senza un contributo istituzionale. Un contributo effettivamente neanche troppo massiccio: per entrambe le date i canoni, tutto compreso, non arrivano a 4mila euro. L’uso del palazzetto costa 1664 euro a concerto, ai quale aggiungere 127 euro al giorno più Iva per l’utilizzo di luce e acqua. Alla Elite e alla Best Eventi vengono fatte pagare solo queste quote tecnologiche, e concesse 50 transenne per delimitare l’area dello spettacolo, che viene vietata alla sosta delle auto per 6 giorni in tutti, compresi quelli per montare e smontare tutto. Ma vengono contati, da pagare, solo quattro giorni di “reale utilizzo della struttura in orario notturno”. Al Comune incassa, quindi, materialmente solo 614 euro e i logo del Comune, di Pescara città dannunziana e Città europea dello sport 2012 in bella mostra sui manifesti promozionali.
Se la crisi, motivazione della gratuità concessa, c’è, allora c’è anche per il Comune. O forse solo per il Comune, non certo per gli organizzatori locali delle due date di Antonacci, ben soddisfatti di registrare il sold-out per migliaia di biglietti venduti, a prezzi che vanno dai 37 ai 57 euro (fonte: Ticketone.it). Ma se non contribuiamo, i ‘big’ se ne vanno a cantare dove i Comuni contribuiscono, sostiene l’assessore Palusci, e il lustro, a quanto pare, vale più di 4mila euro. Non la pensa così la commissione consiliare Cultura, che all’ennesimo caso si è detta pronta a votare contro la delibera (clicca e scarica ) già firmata dall’Esecutivo. Ad anticipare la votazione è stato il presidente della commissione, Augusto Di Luzio, che ha optato per rimandare l’atto agli assessori, proponendo che le società coinvolte ristorino quanto previsto dal regolamento comunale. La riparazione in extremis potrebbe passare da una percentuale sui biglietti venduti da passare al Comune.
I costi degli impianti comunali per gli spettacoli. A snocciolare le cifre sui prezzi stabiliti dal Comune per gli impianti sportivi da adibire a spettacoli è stata lo stesso assessore Palusci, replicando pochi giorni fa ad un caso del tutto simile: ‘l’omaggio’ dello stadio Adriatico per il concerto di Laura Pausini. Partiamo dallo stadio ‘Adriatico-Cornacchia’, dove una società per svolgere un concerto dovrebbe pagare 15mila 150 euro. Ai 15mila euro vanno poi aggiunti gli 8mila 837 euro per ogni eventuale replica, e 1.894 euro per l’eventuale servizio bar volante. Se l’evento non è a pagamento, ma a ingresso libero, l’affitto dello stadio scende a 6mila 132 euro, cui vanno aggiunti 631 euro per i servizi tecnologici e altri 1.894 euro al giorno per l’eventuale montaggio e smontaggio delle attrezzature; per le manifestazioni teatrali, sindacali, politiche a pagamento l’uso dello stadio costa 5mila 50 euro, cui vanno aggiunte le spese tecniche; se l’evento è a ingresso libero si paga 1.894 euro. Infine se si tratta di una manifestazione umanitaria a pagamento il costo è di 1.100 euro, 379 euro se a ingresso libero. Tutte le tariffe sono al netto dell’Iva del 21 per cento. Il costo degli altri impianti sportivi è invece pari a 1.664 euro al giorno per gli eventi a pagamento; 626 euro per quelli a ingresso libero.
Oltre al cifrario, però, l’assessore al Turismo ha anche dettagliato il suo pensiero in merito: “L’attuale amministrazione comunale non ha fatto altro che proseguire una pratica in atto da decenni, ossia concedere l’uso gratuito degli impianti sportivi per lo svolgimento di concerti in quanto è evidente che tali eventi, che ogni volta portano in città decine di migliaia di persone, rappresentano un volano per la nostra economia, creano indotto e Pescara oggi non ne può fare a meno. Ora”, ha proseguito l’assessore Palusci, “è evidente come la decisione di concedere l’uso gratuito dei nostri impianti nasce dalla volontà di attrarre eventi che altrimenti preferiscono cittadine vicine a Pescara dove, oltre a concedere gratuitamente gli impianti, si garantiscono spesso anche contributi”.