“Fummo non solo entusiasti dell’annuncio – prosegue d’Amico – ma assolutamente favorevoli tanto che, unitamente al gruppo Pd della provincia di Pescara, presentammo un articolato ordine del giorno in entrambe le assisi, allo scopo non solo di condividere ma accelerare il percorso purtroppo rimasto solo allo stato di mero annuncio mediatico. Il recente decreto sulla spending review, oltre ad aver avviato il processo di riordino delle province, ha dettato anche linee d’indirizzo per l’eventuale dismissione delle società partecipate. Riconfermando il fatto che, stando ai criteri fissati dalla norma, la provincia di Chieti ha tutti i requisiti per sopravvivere a se stessa e non è tra quelle soggette a riordino noi torniamo a sollecitare l’amministrazione Di Giuseppantonio ad uscire presto dal guado circa il futuro dell’ALESA ed O.P.S.; allo stato la prima è ancora partecipata con i privati e la seconda totalmente a capitale pubblico (in house) insieme al comune di Chieti. L’ALESA ha in itinere l’importante messa in cantiere e realizzazione del progetto ELENA che porterà circa 85.000.000 euro sul nostro territorio interamente finanziati dalla Banca Europea degli Investimenti (BEI) e vedrà coinvolti numerosi comune. Lo spirito della spending review manterrebbe in vita l’OPS e non l’ALESA. L’appetibilità e l’importanza del progetto ELENA non consente perdite di tempo che potrebbero essere letali per la stessa sopravvivenza e credibilità della provincia di Chieti; bene sarebbe, pertanto, procedere ad una liquidazione dell’ALESA ed al mantenimento dell’OPS cui far transitare anche l’attuazione dell’ambizioso progetto ELENA. Dopo di ciò – conclude il capogruppo del Pd – si potrebbe anche riprendere in concreto l’idea, rimasta solo annuncio mediatico, di una fusione successiva con ProvinciAmbiente della vicina e limitrofa Pescara con scopi e finalità da definire ma sicuramente da allargare per rendere utile la percezione dell’ente provincia”.