Ortona. In prossimità del prossimo Comitato Regionale per la Valutazione di Impatto Ambientale (Ccr-Via), convocato per il prossimo 5 ottobre, Forza Italia sprona l’amministrazione comunale ad mettere in atto degli interventi per tutelare le operazioni di dragaggio dello scalo ortonese ormai impantanato, secondo i forzisti, per colpa di una Regione sempre più confusa e inconcludente e ribadiscono i dubbi e perplessità sulle procedure messe in atto fino a questo momento per arrivare al dragaggio.
Così recita lo studio preliminare ambientale per la verifica di assoggettabilità allegata al progetto: “Fase di conferimento Il conferimento dei sedimenti B1 e B2 verrà effettuato in area di deposito a terra impermeabilizzata; i sedimenti saranno conferiti attraverso benne ambientali montate su gru. L’area di deposito sarà, quindi, riempita con sedimento contenente una percentuale di acqua pari a quello naturalmente presente nei sedimenti superficiali (circa 1:1). Per quanto riguarda la gestione delle acque di esubero, l’area di deposito a terra dei sedimenti, sarà dotata di due sistemi di filtrazione: una specifica vasca di decantazione ed un impianto di filtrazione mobile di trattamento delle acque (dewatering). Le operazioni di riempimento comprendono: – fase 1 di conferimento con sedimenti tipo B2; – fase 2 di stabilizzazione e decantazione del sedimento B2; – fase 3 di conferimento del sedimento B1 sopra il sedimento B2; – fase 4 di decantazione del sedimento B1 e di copertura finale. Durante tutte queste fasi, la gestione delle acque di esubero e la decantazione dei sedimenti in esse contenuto avverrà con le seguenti modalità: – durante la fase del primo conferimento (fase n°1), le acque di esubero saranno attivamente rimosse con un pompaggio attivo, realizzato con una pompa galleggiante posta alla stessa quota dei sedimenti, che consentirà di scaricare l’acqua presente all’interno della vasca di decantazione, attraverso una apposita tubatura. In questa fase non è previsto l’utilizzo dello sfioratore delle acque; – finito il conferimento dei sedimenti B2 (fase n. 2), tutta l’acqua presente dell’area impermeabilizzata verrà rimossa attraverso la pompa galleggiante, al fine di permettere la stabilizzazione e la decantazione dei sedimenti B2. Anche in questa fase non è previsto l’utilizzo dello sfioratore delle acque; – durante la fase n°3 e n°4 è previsto l’utilizzo dello sfioratore delle acque, attraverso cui confluiranno nella vasca di decantazione. Pertanto, nel progetto in esame è previsto che le acque di sfioro, provenienti dall’area impermeabilizzata, confluiscano dentro una vasca di decantazione, per garantire la fuoriuscita delle acque secondo il valore di legge (< 80mg/l). COMUNE DI ORTONA Lavori di escavazione e approfondimento dei fondali del bacino portuale di Ortona Progetto Definitivo – Studio Preliminare Ambientale IMPRESA CONCORRENTE PROGETTISTA INDICATO Pag. 71 di 102 Dai calcoli fatti in sede di progettazione definitiva, risulta che il volume disponibile all’interno della vasca di decantazione potrebbe non essere sufficiente a far decantare tutto il volume di acqua immesso; infatti, durante le fasi finali di riempimento dell’area di deposito, il percorso potrebbe non essere più adeguato per garantire la necessaria decantazione verticale. Per tale motivo, si prevede la messa a disposizione di un impianto di trattamento delle acque, nel caso in cui non fosse garantita la fuoriuscita delle acque secondo il valore di legge. Si prevede, al momento, di dovere trattare comunque circa il 10% delle acque confluite nella vasca di decantazione. Inoltre il deposito, al termine delle operazioni di dragaggio, sarà coperto con un geotessile tessuto di rinforzo in filamenti di polietilene ad alta densità, tale da garantire l’impermeabilizzazione dello stesso dalle acque piovane, oltre ad eliminare possibili dispersioni in aria dei sedimenti depositati”. “Avevamo lavorato negli anni passati per arrivare ad un dragaggio importante – ha affermato il presidente della Commissione Vigilanza in Regione, Mauro Febbo – con una spesa importante di 9 milioni di euro e come tutti sanno fare questo non è una cosa facile. Si è cominciato male perché si è voluto forzare i tempi facendo una grara d’appalto senza prima aspettare ciò che diceva il Via, il Via ha fatto tutta una serie di prescrizioni che chiaramente adesso hanno messo in difficoltà le società che hanno vinto le gare d’appalto. Ma credo che quello che sta succedendo oggi è ancora più grave perché molti forse non sanno che su questo Porto esistono degli atti fatti dalla Regione Abruzzo che gridano vendetta e che vanno spiegati alla città e su cui la città deve riflettere perché il Porto viene consegnato ad un privato, poi non si capisce se è consegnato alla società che vorrebbe fare un deposito in gpl o al singolo che è un imprenditore a cui viene consegnato il Porto per pubblica utilità, ma non ancora abbiamo capito dove sta la pubblica utilità da parte del pubblico, secondo lui l’utilità è solo da parte dei privati. Quindi credo che su Ortona si stia consumando un qualcosa che prima o poi riempià le pagine dei giornali. Avevamo formulato già delle proposte a suo tempo quando si poteva intervenire prima di aprire le buste e prima di fare gli interventi, però non si possono continuare a mettere in campo azioni come quella di oggi che viene presentata come un progetto per lo smaltimento dei fanghi e portarle all’attenzione del Comitato Via e dando le responsabilità tutte in capo al Comune che non ha nemmeno la forza economica di sopportare”.