Chieti. “Dopo aver preso visione del Decreto, protocollo 39461/2012, emesso dalla Prefettura di Chieti, attraverso il quale il Prefetto ha formalizzato i tratti di strada sulla S.S. 5 Tiburtina Valeria, idonei all’installazione di dispositivi o mezzi tecnici di controllo per il rilevamento a distanza delle violazioni alle norme di comportamento del codice stradale, si fa sempre più concreta l’ipotesi di un macroscopico errore da parte dell’Amministrazione Comunale di Chieti nel recepimento del provvedimento prefettizio, in merito al corretto posizionamento dell’Autovelox in Località Brecciarola di Chieti all’altezza del Km.216+237″.
Si legge così in una nota di Giustizia Sociale dopo il Consiglio Comunale di Chieti, che prosegue: Per questo, il Coordinatore Cittadino Andrea Iezzi ed il Capogruppo di Giustizia Sociale in Consiglio Comunale Bruno Di Paolo hanno dato incarico a tecnici del settore di verificare se vi sono incongruenze tra quanto scritto nel Decreto e quanto effettivamente installato. In particolare risulta che il Prefetto abbia indicato correttamente due tratti di strada con sensi di marcia opposti sui quali installare gli autovelox fissi: un tratto con direzione Manoppello/Chieti Scalo, dall’altezza della frazione denominata “il Mulino”, km 214+700, all’altezza della Fornace, km 215+500 (quindi molto prima del distributore IP), e l’altro con direzione Chieti Scalo/Manoppello, dal km 216+400 al km 215+900, esattamente sul lato opposto al distributore di benzina dove attualmente è invece collocato l’autovelox fisso al km 216+350 circa; in altre parole sarebbe giusta la progressiva chilometrica ma sarebbe sbagliato il lato dove e’ stato collocato l’autovelox fisso. Il che andrebbe ad avvallare le forti perplessità avanzate da tempo da Giustizia Sociale, attraverso il Segretario cittadino Andrea Iezzi e dal Capogruppo in Consiglio Comunale Bruno Di Paolo, secondo i quali l’Autovelox sarebbe dovuto essere installato correttamente nella direzione opposta a quella attuale, per due evidenti motivi: primo, perché non si sono mai visti due autovelox sullo stesso senso di marcia (da tener presente che un autovelox fisso installato dal Comune di Chieti di fronte alla Frazione “il Mulino” in direzione Manoppello/Chieti Scalo è stato rimosso circa due anni fa) e addirittura poco distanti l’uno dall’altro, e secondo, perché l’autovelox fisso doveva servire, secondo le intenzioni del Prefetto, a far rallentare il traffico veicolare che, provenendo a velocità sostenuta dall’Asse Attrezzato, si immetteva sulla Strada Statale Tiburtina Valeria, incrociando pericolosamente quello che invece proveniva dal vicino sottopassaggio. Infatti, dati alla mano, la maggior parte degli incidenti si sono verificati proprio a causa della velocità dei mezzi provenienti dall’Asse Attrezzato, come da tempo sostengono Iezzi e Di Paolo, e non viceversa, come sostiene l’Amministrazione, dimostrando di essere in totale confusione sull’argomento”.
“Se, come tutto lascia prevedere – conclude la nota – i tecnici incaricati da Giustizia Sociale confermeranno il “grossolano” errore dell’Amministrazione Comunale nel posizionare l’Autovelox in difformità della disposizione prefettizia, alla luce della giurisprudenza della suprema Corte di Cassazione, che ha dichiarato la nullità delle multe con autovelox se l’apparecchio rilevatore è stato posizionato anche pochi metri prima o dopo la fascia indicata dal Decreto Prefettizio, allora il Coordinatore Cittadino di Giustizia Sociale Andrea Iezzi e il Consigliere Bruno Di Paolo si faranno promotori, per mezzo di un legale, di un’azione collettiva di annullamento delle multe con contestuale risarcimento nei confronti del Comune di Chieti, a tutela dei cittadini ingiustamente colpiti”.