Questo a causa dell’emergenza idrica che si è abbattuta a Chieti, Lanciano e il resto della provincia, ma che si fa sentire anche nel pescarese.
“In un momento in cui mezza regione soffre per la carenza idrica, in cui i turisti vanno via perché non sopportano il disagio che deriva dall’erogazione a singhiozzo dell’acqua, è oltremodo necessario – afferma il presidente Di Giuseppantonio – procedere ad una verifica dei Piani d’Ambito che controlli le spese correnti di gestione, che dovranno essere ridotte a beneficio degli investimenti per interventi strutturali. Bisogna inoltre verificare la reale destinazione agli investimenti delle quote che i cittadini finanziano attraverso il pagamento delle tariffe dell’acqua. Ma bisogna anche accertare, con un monitoraggio completo e attento, la situazione delle perdite delle reti interne, visto che non possiamo continuare a pagare anche il prezzo degli sprechi mentre i cittadini hanno i rubinetti a secco. L’assessore Di Paolo dovrà anche dirci se dai fondi FAS si possono attingere risorse per migliorare l’adduzione e la distribuzione e dunque predisporre un piano di intervento di immediata attuazione. Tutti insieme, inoltre, dobbiamo fare pressione sul Governo affinchè nella prossima legge di stabilità si prevedano finanziamenti per l’Abruzzo ed in particolare per l’area Chieti – Pescara. Inoltre – conclude il presidente Di Giuseppantonio – rinnovo l’appello al Consiglio Regionale affinchè alla ripresa della propria attività approvi il Regolamento di attuazione della Legge regionale nr. 9/2011 che disciplina il riordino del sistema idrico integrato. Un provvedimento fondamentale per garantire una governance organica e coerente al sistema idrico e per vigilare sull’attività delle società che gestiscono l’erogazione idrica e che dovranno diventare vere e proprie case di vetro. Ma soprattutto per dare il via libera ad una serie di investimenti per interventi già progettati e pronti per essere cantierati”.