Così il gruppo consiliare SanSalvoDemocratica, nelle persone di Angelo Angelucci, Domenico Di Stefano e Ganriele Marchese, sulla privatizzazione della mensa scolastica decisa dall’ammnistrazione del centro teatino.
“La mensa, da sempre gestita direttamente dal Comune di San Salvo, che peraltro ha accompagnato la crescita di intere generazioni della nostra città – continuano i rappresentanti di SanSalvoDemocratica – non ha mai dato problemi di nessuna natura e ha sempre prodotto cibi di buona qualità a costi altamente competitivi anche nei confronti dei privati. Questa scelta del centrodestra, senza nessuna valutazione di merito e senza uno studio comparativo appropriato sui costi e benefici, rappresenta nei fatti un salto nel buio per i bambini che fruiscono della mensa, per le loro famiglie e per il personale che fino ad oggi ha gestito la mensa con grande competenza e professionalità. Il sindaco sostiene che nei locali della mensa occorrono lavori urgenti: si prodighi per trovare i fondi invece di cedere in uso gratuito gli stessi locali ai privati che vinceranno la gara. Il sindaco sostiene che schiere di mamme sono andate a lamentarsi per la qualità del cibo: è vero? E se è vero dove sono? A fronte di un’esperienza consolidata suffragata dalla qualità del prodotto e, ribadiamo, da prezzi competitivi (a volte più del privato) si sceglie la strada dell’incertezza, con tutte le conseguenze che da tale scelta possano derivare. Sebbene da parte nostra non vi sia una visione preconcetta delle privatizzazioni, siamo convinti che nel caso in questione l’intervento dei privati non sempre é sinonimo di qualità e competitività, specialmente se tali scelte vengono effettuate sui bambini in tenera età ai quali va riservata la massima attenzione. Noi di SanSalvoDemocratica, nel mentre riteniamo che questa scelta operata da Magnacca e dalla sua maggioranza sia sbagliata e inopportuna – concludono i tre rappresentanti del gruppo consiliare – invitiamo il sindaco e l’intera amministrazione comunale a rivedere la decisione di privatizzare la mensa scolastica, riservandoci ulteriori interventi pubblici ed ogni azione democratica al fine di confermare la bontà del servizio mensa ‘in house’ della città di San Salvo”.