Lo dice in una nota il consigliere di opposizione del Comune di Francavilla al Mare, Franco Moroni, che prosegue: “Robert Redford rispetto all’amministrazione Luciani è niente: il vero maestro della stangata è il sindaco di Francavilla, non l’attore americano. L’amministrazione comunale deve ragionare in programmazione non prelevando il denaro dalle tasche dei francavillesi, sia cittadini sia imprese facendo l’esattore, cosa che invece farà tramite le aliquote IMU, già approvate dalla giunta e che dovranno andare prossimamente in Consiglio Comunale per l’approvazione
definitiva. In questo periodo di crisi confermare l’aliquota al 4 per la prima casa, applicare aliquote maggiori in modo indiscriminato all’8,6 per imprese, studi, stabilimenti, 10,6 sulla seconda casa, 7,6 sui terreni agricoli, etc. è un errore imperdonabile. L’IMU è un’imposta sul patrimonio che non tiene conto del reddito, e quindi della capacità contributiva di ciascuno, quindi poteva essere modulata e mitigata dall’amministrazione, proprio per renderla conforme al tipo di economia e di necessità dei singoli Comuni. Vista la difficile situazione economica in cui versano molti concittadini e imprese
– conclude Moroni – ed in considerazione che questa tassa colpisce famiglie che hanno risparmiato una vita per comprare casa, resto fiducioso che questa amministrazione sia orientata nel modificare le aliquote tramite le proposte degli emendamenti che si presenteranno”.