Atri, vicesindaco difende Astolfi e Felicione dagli attacchi del PD

Atri. “Isolamento e mancanza di organizzazione nell’amministrare la città. Queste sono le accuse mosse dal Pd locale all’amministrazione comunale, di cui sono orgoglioso di farne parte ricoprendo oltre che la carica di assessore anche quella di Vice Sindaco”.

Così replica al Partito Democratico atriano, il vicesindaco, Piergiorgio Ferretti, ribadendo che “la risposta data dal Sindaco Gabriele Astolfi non può che trovarmi d’accordo in tutta la sua interezza. Atri è una cittadina da prendere ad esempio per come viene amministrata. Non mi soffermerò su quanto fatto nel settore scolastico. I numeri sono sotto gli occhi di tutti e sfido chiunque a dimostrare il contrario. Corrisponde al vero il fatto che se oggi Atri viene ‘invidiata’ dai paesi limitrofi (e non solo), lo si deve anche al fatto che il nostro settore culturale è uno dei più attivi in Regione”.

Per il vicesindaco “l’aver saputo valorizzare il Teatro Comunale e la stagione della Prosa, nonché alcune manifestazioni sia civili che religiose (Atri Cup, Faugni, Atri a Tavola, Ferragosto ed apertura della Porta Santa, solo per citarne alcune), ha fatto sì che nel corso degli anni la nostra amata cittadina attirasse migliaia di visitatori provenienti da tutto il territorio nazionale e non, con tutti i benefici connessi che ne sono derivati sia in termini economici che pubblicitari. Ciò è stato possibile soprattutto grazie al lavoro svolto dall’assessore Domenico Felicione, il quale si è speso molto per ottenere i finanziamenti necessari alla riuscita dei richiamati eventi (GAL, fondazione Tercas, Fondazione Aria, ecc.). Per questo trovo strumentale e fine a se stessa la polemica scatenata dal PD di Atri e dalla consigliera Barbara Ferretti: come si fa ad affermare che nulla di concreto è stato fatto riguardo la valorizzazione dell’arte e della storia di Atri”.

Ferretti dà ragione al Sindaco quando afferma che ‘il criterio di assegnazione dei fondi comunitari non può essere quello di appartenenza a club o associazioni, escludendo dalla ripartizione realtà territoriali nelle quali sono presenti un alto patrimonio artistico culturale’.

“Quindi la mancata assegnazione di questi fondi ha un solo responsabile: la giunta regionale. Infine un’ultima considerazione sui mutui. Questi possono essere contratti solamente da parte di enti virtuosi. Atri è uno di quelli”, conclude il vicesindaco.

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