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Chieti, Di Primio commenta l’ordine del giorno su servizio pubblico distribuzione gas

Chieti. “Relativamente alla trattazione di questo ordine del giorno, di indubbia importanza per l’intera città, a fronte delle strumentali affermazioni dell’opposizione scaturite nel corso del dibattito consiliare, credo che le ripetute Commissioni Consiliari e le Conferenze dei Capigruppo si siano susseguite in un numero più che sufficiente per permettere la trattazione di questo argomento in modo compiuto e quindi ingiustificato il prolungarsi dello stesso dibattito in aula”.

Lo ha detto il sindaco di Chieti, Umberto Di Primio, nel corso del Consiglio Comunale di ieri relativamente alla trattazione dell’ordine del giorno “Servizio pubblico di distribuzione gas. Provvedimenti” ed ha proseguito dicendo: “Oggi il Consiglio Comunale è sovrano, come lo era il 20 giugno 2011, sul destino delle reti gas e di chi dovrà gestirle. Quando mesi fa indicammo la Teate Servizi quale possibile proprietaria delle reti gas, soprattutto in ragione di salvare questa società dalla sofferenza cronica cui è soggetta, questa operazione era possibile in ragione anche della dimensione economica che noi pensavamo potesse affrontarsi, dimensione che oggi questa azienda non può sostenere, la cui cosa è certificata anche dal Dirigente degli Uffici Finanziari del Comune. La Società Teate Servizi, infatti, non è in grado di acquisire un indebitamento di 22 milioni di euro, valore attuale delle reti. La posizione che questa amministrazione ha tenuto nei confronti di Enel Gas non è stata affatto di sudditanza. Oggi si discute se i 500.000 euro di canone che la Società che gestirà le reti dovrà versare al Comune siano una cifra congrua. Io affermo di si di fronte allo zero assoluto di ieri. Non esiste, infatti, una valutazione giusta piuttosto che ingiusta, perché non esistono parametri di valutazione se non quelli riferiti all’art 46 bis del decreto legge 159 del 2007 laddove è indicato solo il valore che può essere recuperato dalla tariffazione ovvero il 10% sui ricavi di distribuzione. E l’impegno preso con la maggioranza è quello di destinare questa intera somma alle politiche sociali. Per quanto riguarda i 10 km di rete che dovranno essere soggetti a metanizzazione, affermo che finalmente il Comune riuscirà a portare il gas lì dove attualmente non c’è nulla e soprattutto, invece di farsi carico di un 1.300.000,00 euro per realizzare questo processo stabilisce, fin da ora, con chi dovrà effettuare i lavori un punto di transazione. Il Comune di Chieti, purtroppo, non è in grado di poter acquistare le reti gas perché non ha la capacità di indebitamento di 22 milioni di euro. Di fronte, dunque, alla mancanza di questo presupposto, la premura è chiudere senz’altro il contenzioso con Enel, garantire nella casse comunali 500.000 euro all’anno e realizzare 10 km di rete e quindi servizi ai cittadini a costo zero per il Comune. E questa, che risulta essere la migliore soluzione alla vicenda – ha cocnluso Di Primio – non è la posizione di un partito piuttosto che un altro è la posizione del sindaco di Chieti che ama e fa di tutto per il bene della propria città”.