Chieti. La Provincia di Chieti avrà un ruolo centrale nell’ambito della Macroregione Adriatico – Ionica e il progetto prioritario per puntare all’area dei Balcani è l’attivazione di un traghetto di collegamento fra le due sponde, Ploce (Croazia) e Ortona, un collegamento capace di incettare i flussi di merci e di attivare quelli turistici.
E’ quanto emerso questa mattina nel corso dell’incontro svoltosi in Provincia fra una delegazione della Bosnia, della Croazia e del Montenegro della quale fanno parte esponenti del mondo politico, imprenditoriale e del commercio; la Provincia rappresentata dal presidente Enrico Di Giuseppantonio e dall’assessore al turismo Remo Di Martino; l’Associazione degli industriali presieduta da Paolo Primavera e la Camera di Commercio di Chieti presieduta da Silvio Di Lorenzo. L’incontro è stato utile per gettare le basi di un tavolo tecnico e per ribadire che la Provincia di Chieti ed i Paesi balcanici dovranno fare sistema per agevolare la competitività dei rispettivi sistemi produttivi, per individuare nuovi mercati e soprattutto per intercettare quel traffico merci che oggi è indirizzato su gomma o nei porti del Nord Europa, una situazione che rende poco appetibile soprattutto la produzione abruzzese, con aziende costrette a rinunciare ad alcune commesse per via dei costi di trasporto troppo elevati ma con ricadute negative anche per i Paesi balcanici che a loro volta sono esclusi dalle rotte del traffico. Di qui, dunque, la necessità improcrastinabile di attivare, con la fattiva partecipazione della Regione Abruzzo, un collegamento diretto marittimo.
“L’ultima volta che l’aliscafo della Snav è partito da Ortona ci ha portati sull’altra sponda dell’Adriatico, fino a Medjugorje, e la sensazione è che lì ci stessero aspettando – ha detto l’assessore Di Martino. Finalmente questo mare è tornato ad essere il mare della pace e non della guerra. Ma se non ci mettiamo un traghetto che colleghi le due sponde sarà come non far fatto nulla. E invece questo deve diventare un pezzo importante di quel corridoio che parte da Roma, passa per l’Abruzzo e arriva a Budapest, dimostrando così che non esiste un est e un ovest ma esiste il popolo dell’Adriatico”.
“Oggi la Provincia getta le basi per diventare parte determinante di un progetto di sviluppo che guarda ai Paesi dei Balcani, a nuovi mercati verso i quali dobbiamo aprire la nostra economia, a nuove realtà socio economiche con le quali dobbiamo confrontarci e rapportarci in vista della nascita della Macroregione Adriatico – Ionica – ha detto il presidente Di Giuseppantonio – sul nostro territorio abbiamo due porti importanti, Ortona e Vasto, che devono diventare i punti di riferimento della rete economica e commerciale che vogliamo costruire. Rete significa collegamenti, significa traffico merci ma anche traffico passeggeri, turismo da e per l’Italia e per la provincia di Chieti. Vogliamo che la Provincia di Chieti nell’ambito della Macroregione possa diventare l’interfaccia principale dei Balcani e ci candidiamo per un ruolo propositivo, di stimolo e, se possibile, di sostegno quando le condizioni finanziarie lo permetteranno”.