L’interrogazione parlamentare, sollecitata da uno dei candidati delle liste in appoggio a Massimo Vagnoni (Samuela Palatini in corso con Progetto Comune) ha prodotto una reazione dell’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Paolo Camaioni, in corsa per il secondo mandato.
“Desideriamo tranquillizzare, in primis, tutti i cittadini sulla questione del terreno di Via Di Vittorio a Villa Rosa, chiarendo subito che la situazione è assolutamente gestita in tutte le sedi istituzionali”, si legge nella nota.
“A beneficio della chiarezza e della oggettività dei fatti, giova procedere ad un breve riepilogo della situazione, ricordando a noi stessi che la vicenda nasce nel 2009, periodo in cui l’attuale candidato Sindaco della cui lista fa parte anche la candidata in questione ricopriva la carica di delegato all’ambiente, a seguito di esposto pervenuto all’amministrazione comunale da una forza politica che due anni prima sedeva sui banchi della maggioranza, salvo staccarsene per evidenti dissapori”.
La ricostruzione. Il 30 giugno del 2009 furono effettuate con l’ARTA di Teramo, delle indagini preliminari nell’area di proprietà comunale, a Villa Rosa, tra Via Di Vittorio, l’Ufficio Postale e la Chiesa di San Gabriele consistenti nella verifica del terreno con il sistema a trincea esplorativa e prelevamento di campioni. L’area in oggetto era stata acquisita dal Comune di Martinsicuro per cessione a seguito di lottizzazione. L’attività dell’amministrazione precedente alla nostra si è fermata alla Delibera di Giunta n. 45 dell’8 aprile 2011 che metteva a disposizione una somma per il piano di caratterizzazione.
“Il grosso del lavoro”, si legge ancora, “è stato poi portato avanti, come accaduto con molte altre questioni ambientali, dalla nostra amministrazione comunale.
Tutta questa situazione è stata oggetto di lavoro febbrile dal 2013 ad oggi, in particolare attraverso almeno 5 conferenze dei servizi alle quali hanno preso parte sia il Sindaco che l’Assessore all’Ambiente prima ed il Consigliere Delegato poi. A tal proposito, prima di avventurarsi in richieste di interventi presso i superiori ministeri che hanno solo un effetto scenico, ricordiamo i seguenti atti deliberativi che si possono consultare comodamente nel Sito Istituzionale dell’Ente. In particolare:
Delibera di Giunta n. 169 del 5 Dicembre 2013 – Approvazione del Piano di Caratterizzazione Ambientale;
Delibera di Giunta n. 112 del 19 Luglio 2016 – Presa d’atto della Conferenza dei servizi del 7 Giugno 2016
Delibera di Giunta n. 188 del 30 Dicembre 2016 – Presa d’atto della Conferenza dei servizi del 20 Dicembre 2016 con approvazione delle integrazioni al Piano di Caratterizzazione Ambientale
Ad ulteriore testimonianza del nostro prezioso lavoro, svolto unitamente all’Ufficio Ambiente del Comune, precisiamo anche che con Delibera di Giunta Comunale N. 13 del 07/02/2017 è stata approvata la soluzione n. 1 del progetto preliminare di bonifica dell’area limitrofa alla Chiesa S. Gabriele che prevede la rimozione del materiale contaminato.
Possiamo senza ombra di dubbio dire che a questo punto ce ne sarebbe stato già abbastanza di materiale per spingere qualsiasi consigliere di minoranza a sollecitare atti tipo quello di cui oggi si vuol fare bella mostra sulla stampa senza aspettare di arrivare a ridosso delle elezioni, ma tant’è!”
Come intervenire. “Consapevoli del fatto che il Comune di Martinsicuro non dispone dei mezzi finanziari necessari a far fronte a tutti interventi in questione, il Sindaco ha effettuato nel 2017 due ulteriori richieste di concessione di finanziamenti alla Regione Abruzzo oltre a quella già inoltrata il 3 luglio 2014, subito dopo l’insediamento della Giunta Regionale attualmente in carica.
La settimana scorsa, abbiamo tenuto un incontro con i nostri consulenti per verificare l’opportunità di nuovi carotaggi sul terreno valutando alternative sperimentali da poter mettere in campo al fine di bonificare l’area. Continuiamo a seguire la questione senza distrazioni o tentennamenti, consapevoli come siamo che tutte le problematiche ambientali necessitano di impegno, pazienza, risorse e buoni livelli di interlocuzione con gli Enti sovracomunali, non potendosi prestare ad alzate d’ingegno tanto per incontrare l’apprezzamento di qualcuno.
Noi non abbiamo mai scherzato con questi problemi e restiamo fedeli alla massima “Conoscere per deliberare”, consapevoli che, in fondo e nella maggior parte dei casi, domandare è lecito, rispondere è cortesia, soprattutto se la spiegazione può essere cercata direttamente tra le mura amiche, senza scomodare ministri o sottosegretari!