Lo dichiara in una nota il consigliere comunale di Chieti di Federazione di Sinistra, Riccardo Di Gregorio, che prosegue: “Si potrà dire tutto ed il suo contrario, ma questa è l’istantanea più aderente di un’amministrazione comunale costruita sulla forte personalità del capo che, però, a metà strada si ritrova priva di una guida seria e capace. Costi esasperati con uno staff abnorme, ricorso smodato e sregolato all’uso dei residui e tanto altro ancora stanno alla base del crack del Comune di Chieti che, seppur non ancora ufficialmente in dissesto, è praticamente sul bordo del precipizio come non accadeva da circa venti anni. Il sottoscritto, insieme ai colleghi del centro sinistra, in più occasioni ed a più riprese sia in Consiglio che sui giornali ha invitato il sindaco a ragionare con maggiore attenzione sui rischi che questa gestione poteva rappresentare per le casse comunali ma, come sempre, Di Primio ha puntato i piedi e con il paraocchi è andato avanti sbattendo il muso contro il muro ed oggi dovrà spiegare a 28 famiglie di Chieti perché resteranno senza stipendio e senza rinnovo del proprio contratto di lavoro. Ma c’è di più (non per Chieti, come cita lo slogan dell’amministrazione Di Primio): questo mancato rinnovo metterà in crisi diversi uffici comunali, ad esempio, Ville e Giardini che tra tre mesi rimarrà con il solo funzionario; oltre che settori di importanza strategica per la vita della città come l’urbanistica o di programmazione come i Lavori Pubblici per non parlare del Personale, dell’Anagrafe ecc. Proverà, povero lui, a propinare la solita filastrocca che in questi mesi ripete ossessivamente, prima di tutto a se stesso, ovvero che è colpa dei comunisti (anche i Revisori lo sono che per l’ennesima volta si sottraggono alla prepotenza del sindaco?), ma questa volta non basterà a giustificare agli occhi della gente di Chieti la sua evidente incapacità ad amministrare questa città. La classe politica di centrodestra, e soprattutto i capi dei partiti che sostengono la giunta Di Primio, hanno già da tempo preso atto del fallimento di questo sindaco – conclude Di Gregorio – e, quindi, non resta che sperare che quanto prima, per il bene della città, abbiano il coraggio di fermare la folle corsa di un primo cittadino che, soprattutto in queste ore, testimonia la propria drammatica inadeguatezza”.