Come ha precisato la Corte di Cassazione con la Sentenza 4542/2012 pubblicata il 22 marzo scorso dalla terza Sezione Civile, infatti, l’impresa che si è rivelata negligente nell’esecuzione della prestazione pattuita, oltre al danno patrimoniale è tenuta a rifondere anche il pregiudizio arrecato all’immagine dell’amministrazione locale, che viene lesa nella sua credibilità politica presso i cittadini.
“Questa Sentenza rafforza una decisione che insieme alla Giunta era maturata da qualche tempo – dice il presidente Enrico Di Giuseppantonio – in tempi brevi procederemo ad un controllo capillare di tutti gli appalti, sia lavori pubblici che forniture di beni e prestazioni all’Ente, per verificare se da parte delle imprese c’è stato il rispetto della qualità, dei requisiti tecnici e dei tempi di esecuzione e di adempimento. Non permetteremo più che i lavori per realizzare un’opera pubblica possano protrarsi all’infinito, non tollereremo incompiute o cattedrali nel deserto, nè che la Provincia possa essere destinataria di prodotti e servizi scadenti. Tale verifica sarà tanto più stringente sui lavori che riguardano la viabilità e l’edilizia scolastica dove ci sono in ballo la tutela della sicurezza e dell’incolumità delle persone. E dove riscontreremo inadempimenti e negligenze – sottolinea il presidente Di Giuseppantonio – non esiteremo a richiedere i danni alla cosiddetta credibilità politica perchè non è più accettabile che chi amministra con passione e sacrificio personale, e che ci mette la faccia, possa essere ogni volta il bersaglio delle legittime proteste dei cittadini e il terminale di responsabilità che non gli appartengono.
Oggi purtroppo gli amministratori pubblici, che hanno tutto l’interesse a condurre in porto al meglio la realizzazione di un’opera pubblica, a causa della negligenza altrui rischiano di pagare un prezzo anche in termini politici se quell’opera, ad esempio, presenta difetti insanabili. A giorni darò disposizione ai dirigenti e ai responsabili di servizio di tutti i settori di effettuare una sorta di screening su tutte le opere e le forniture in corso. E dove verranno accertati inadempimenti, ritardi ed esecuzioni non a regola d’arte, ricorreremo in giudizio per chiedere oltre al danno patrimoniale, quello all’immagine della Provincia”.