Chieti. “Invito formalmente la Asl di Chieti a non procedere alla richiesta avanzata dal Presidente D’Alfonso e, quindi, a non consegnare nessuna documentazione altrimenti si rischia di dare vita ad una forzatura normativa giuridica, amministrativa e tecnica senza precedenti, anzi invito la stessa Asl a rivolgersi alle Autorità competenti per le azioni di mobbing che continua a riceve da parte dell’Ente Regione. Tutto questo è inqualificabile oltre che inaccettabile”.
Questo il commento del Presidente della Commissione vigilanza e consigliere regionale Mauro Febbo. Il Presidente D’Alfonso, con una propria missiva (in allegato) chiede ed avoca a se il procedimento del project financing ( sapendo di NON poterlo fare, così come già indicato dai suoi tecnici e legali oltre da quelli di Regione e ASL) intimando la Asl competente a rilasciare alla Regione immediatamente tutta la relativa documentazione calpestando di fatto sia gli organi competenti sia le civili e basilari regole della Costituzione. Da cosa è dovuta questa accelerazione? Quindi conosce già il parere NEGATIVO dei due tecnici bocconiano di recente nomina??? Conosce già il parere NEGATIVO della Asl stessa??? Vergognoso e incommentabile – spiega Febbo – è la situazione venutasi a creare intorno al progetto di Finanza presentato dalla Maltauro che non ha i “requisiti per andare avanti” ma assistiamo ad un vero e proprio atteggiamento di mobbing oltre che di abuso nei confronti degli organi della Asl. Ci troviamo di fronte ad un atto di forza da parte del Presidente della Regione Abruzzo accompagnato da uno strano e compiacente silenzio assenso sia della Giunta regionale sia del Partito Democratico teatino. Oggi, prima ancora che la Asl si pronunci sulla dichiarazione di pubblico interesse dell’opera, assistiamo inesorabilmente all’ennesima missiva dalfonsiana dove la Regione in virtù dei poteri a questa spettante di programmazione, indirizzo e controllo decide di imperio di sollevare la Asl dalla propria competenza”.
“Inoltre – continua Febbo –vorremmo conoscere dal Presidente D’Alfonso, come riportato nella lettera, di quale ‘condotta dilatoria, omissiva ed irrispettosa del dettato normativo’ è colpevole la Asl di Chieti visto che si sono svolti a decine e decine di riunioni con tecnici interni ed esterni, al fine di verificare se esistono gli elementi per definire la dichiarazione di pubblico interesse del Project financing. Procedimento che, come più volte sollevato e rimarcato dal Rup ing. Manci, spetta per Legge solo ed esclusivamente alla Asl competente. Pertanto – conclude Febbo – invito il destinatario della lettera, il Direttore Generale Flacco, a non trasmettere nessuna copia conforme della relativa documentazione delle attività svolte visto che, ad oggi , è ancora a tutti gli effetti la Asl titolata a pronunciarsi su tutto il procedimento. Quindi invito la Asl a dichiarare nei termini previsti del 15 maggio, visto che abbiamo pagato due consulenti bocconiani, oltre lo studio legale che diede a maggio del 2016 il primo parere NEGATIVO, e chiarire se il project Maltauro corrisponde ai parametri del pubblico interesse o meno”.