La richiesta arriva alla luce delle indicazioni della norma sulle liberalizzazioni. “Notevoli sarebbero i vantaggi alle economia di scala” spiega il primo cittadino “sia per l’eliminazione delle sovrapposizioni già esistenti che per l’utilizzo dell’organizzazione e delle strutture fisse dell’Ama. Inoltre, la norma in approvazione obbliga la Regione a definire i bacini territoriali ottimali che non possono essere coincidenti con il solo trasporto extraurbano, ma devono tener conto di quello urbano, soprattutto quando il bacino è ampio, un bacino, quello aquilano che a seguito del terremoto e della costruzione delle 19 new town, è diventato sempre più esteso”.
Nella lettera, il sindaco segnala, inoltre, una disparità di trattamento tra i cittadini di Pescara e quelli dell’Aquila, i primi compresi in un unico bacino uniforme urbano ed extraurbano ed i secondi in un bacino extraurbano che non tiene conto della gestione urbana.
“L’Ama” ha concluso Cialente “per la sua grandezza in termini di km percorsi e di bilancio, è la quarta azienda pubblica d’Abruzzo. La riunificazione deve essere presa in considerazione; non può infatti essere esclusa per ovvie ragioni di opportunità tecnica, politica e di crescita uniforme dell’intera regione. Restiamo, pertanto in attesa di una convocazione da parte della Regione”.