Francavilla, il sindaco Luciani su enfiteusi

luciani_antonioFrancavilla al Mare. “In questi giorni abbiamo definito un numero significativo di affrancazioni richiesteci sia da cittadini di Francavilla che da proprietari di case utilizzate nei periodi estivi. Gli uffici comunali preposti ai chiarimenti del caso stanno funzionando con buona efficienza”.

E’ quanto dichiara il sindaco di Francavilla al Mare, Antonio Luciani, che aggiunge: “Grazie al puntuale resoconto di uno studio di tecnici incaricati dal Comune, da poco consegnato, dal quale si evincono riscontri tecnici e documentali precisi che dimostrano la titolarità del diritto in capo al Comune, abbiamo una situazione molto precisa. In sostanza – fa presente il primo cittadino – si tratta di un canone che riguarda molte zone di Francavilla sulle quali grava un diritto di enfiteusi per il quale il Comune è concedente. L’amministrazione non si può esimere dal far valere il proprio diritto per gli obblighi conseguenti la valorizzazione del patrimonio comunale. C’è, inoltre, un’indagine della Guardia di Finanza che aveva evidenziato, si parla del 2011, una grave e ripetuta inerzia da parte delle precedenti amministrazioni comunali che si sono limitate solo in casi sporadici, ossia di richiesta di affrancazione da parte dei cittadini richiedenti, ad accertare i canoni. Il fatto che un Ente non provveda ad effettuare la riscossione delle entrate, di qualunque natura – continua Antonio Luciani – costituisce un danno per l’Ente stesso con conseguenti responsabilità amministrativo-contabili a carico di amministratori e dirigenti. Tanto per intenderci quello che è successo per la piscina comunale in cui gli amministratori dell’epoca hanno male amministrato un patrimonio comunale. Quello che potrebbe succedere ancora per i locali comunali che sino ad ora sono stati concessi senza criterio ed a diverso titolo a chiunque ne facesse richiesta. E’ evidente che fare le cose secondo la regola, specialmente con le restrizioni economiche  del momento che stiamo vivendo, rende impopolari. Il cittadino è istintivamente portato a pensare che il nostro no equivale a non voler fare o è istintivamente portato a credere a chi continua a fare demagogia, dopo aver lasciato a noi tutti pesanti eredità. Sarebbe bello avere tanti soldi, non avere problemi, non riscuotere tasse e canoni, festa tutto l’anno e fare tutto quello che ci va. Una cosa è certa – conclude Antonio Luciani – i soldi dei cittadini saranno adoperati in maniera trasparente non per pagare consulenze e spese inutili ma per migliorare la qualità della vita di tutti, per realizzare una città giusta moderna, organizzata e solidale sulle ceneri di quella che i cittadini hanno archiviato a maggio”.

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