Atessa. “La Federazione Provinciale di Chieti di Sinistra Italiana esprime preoccupazione per le condizioni di lavoro all’interno degli stabilimenti Sevel di Atessa”.
Si legge così in una nota di Sinistra Italiana, Federazione Provinciale di Chieti, che prosegue: “A destare scalpore, nei mesi passati, sono stati episodi eclatanti di mancato rispetto della dignità dei lavoratori, come, ad esempio, il diniego ad autorizzare l’uso del bagno ad un operaio durante il ciclo di produzione oppure lo stesso ciclo non interrotto nemmeno quando un lavoratore si è accasciato al suolo sbattendo la testa.
In verità è la stessa organizzazione del lavoro adottata in Sevel che lede la salute dei lavoratori e ciò deve essere al centro di riflessione da parte della direzione aziendale e delle organizzazioni sindacali. Critichiamo il metodo di gestione della fabbrica da parte della direzione Sevel e riteniamo che la persona venga sempre prima della produttività e del profitto, mentre i lavoratori Sevel stanno subendo pressioni e carichi di lavoro al limite della sopportazione umana. Riteniamo che la politica lavorativa della Sevel non percepisca nel lavoratore un valore, ma lo consideri solo come un costo, abbattendo anche i suoi diritti e le sue tutele.
“La mancanza di una seria politica industriale nel paese da parte dei governi che si sono succeduti – conclude la nota – ha consentito a Marchionne di poter disporre come gli pare dei lavoratori in nome del profitto. È necessario che la politica induca la parte datoriale ad ascoltare le legittime richieste delle organizzazioni sindacali e avvii un’indagine conoscitiva sulle condizioni di lavoro dei dipendenti di Sevel, troppo spesso vittime di infortuni sul lavoro e di malattie professionali. Sinistra Italiana si farà carico di sollecitare le istituzioni e di essere al fianco dei lavoratori nelle battaglie che essi continueranno a portare avanti per contestare il ricorso a lavoro straordinario nelle giornate del sabato e l’utilizzo di lavoratori in somministrazione in modo sistematico”.