Chieti, accesso agli atti pubblici negato, Marzoli (Pd): Cosa nasconde il sindaco?

marzoliChieti. “Nonostante la scomposta reazione del sindaco, a cui evidentemente è stato toccato un nervo scoperto, il problema del mancato accesso al fascicolo su un debito fuori bilancio lamentato più volte dal sottoscritto in Consiglio Comunale rimane tale in tutta la sua gravità”.

Così in una nota il consigliere del Pd al Comune di Chieti, Alessandro Marzoli che continua dicendo: “In una lettera del 13 ottobre 2011, nel trasferirmi solo una minima parte della documentazione richiesta, il sindaco evidenzia come parte delle carte (documenti pubblici) . Senza specificare nient’ altro. A distanza di oltre 4 mesi, nonostante nuove richieste scritte e orali di avere copia del fascicolo, Di Primio sostiene di aver inviato tutto alla Procura della Repubblica. Questo vuol dire forse che non va rispettata la legge sul diritto di accesso agli atti pubblici? Cosa deve nascondere il sindaco alla sua città? Che data porta e dove si trova copia della denuncia? Se questa vergognosa situazione continuerà sarò io a recarmi alla Procura della Repubblica. Per quanto riguarda invece il commento sulla situazione politica, come al solito Di Primio riesce a distinguersi per l’ assoluta mancanza di stile. Se c’è qualcuno che vive in un clima carnevalesco quello è proprio il sindaco, che da oltre due anni veste benissimo i panni di pinocchio. Il primo cittadino vuole nascondere l’ attuale grave situazione del Comune da lui governato attaccando chi, come il consigliere Iacobitti ed il sottoscritto, non ha mai rivestito ruoli rilevanti nella passata amministrazione. Il sindaco al contrario è un protagonista assoluto della politica cittadina da quasi vent’ anni ed ha rivestito praticamente tutti i ruoli, dal vicesindaco alpPresidente del Consiglio. Come può, in maniera viscida e pietosa, rivolgere accuse ridicole a noi quando ha da anni potere assoluto e soprattutto ha il dovere di governare la città di Chieti? E’ tristissimo constatare come non pensi a fare il sindaco ma, con basse dichiarazioni, a scagliarsi contro chi fa il proprio dovere di (giovane) Consigliere Comunale. Di Primio – conclude Marzoli – farebbe meglio ad ottimizzare il suo tempo: dire cosa vuole fare per la nostra città e come vuole risolvere quei problemi che fino a pochi mesi fa negava offendendo i revisori dei conti dell’ ente e di cui oggi i ragionieri dello Stato gli chiedono contezza”.

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