Casalincontrada, Montanaro sul Consorzio Rifiuti: “Continuiamo a farci del male!”

sergio_montanaroCasalinontrada. “In merito alla notizia relativa allo sciopero proclamato dai dipendenti della CONSAC, braccio operativo del Consorzio dei Rifiuti del Chietino, per martedì 13 dicembre prossimo non possiamo che dichiarare di non essere stupiti affatto”.

E’ quello che ha detto in una nota il capogruppo di “Casale Futuro” in Consiglio Comunale a Casalincontrada, Sergio Montanaro, che ha continuato dicendo: “Già nei mesi scorsi si era riusciti a spostare in avanti nel tempo tale evento ricorrendo ad ulteriore indebitamento presso banche per pagare gli stipendi. Appare quindi evidente l’assoluta inadeguatezza, non di oggi, ma da tempo, di coloro che si sono avvicendati alla guida del Consorzio creando problemi alla stessa CONSAC.
Il debito dei comuni morosi, quantunque i cittadini abbiano pagato il servizio, sommato alle devastanti ed alle valutazioni e scelte strategicamente errate, hanno fortemente minato la tenuta contabile dell’Ente. Riprova ultima e solo in ordine temporale è la scelta del nuovo direttore di CONSAC, scelta che ha visto nominare a tale ruolo un ex revisore dei conti della stessa CONSAC, premiando chi da anni è presente nell’interno della struttura che non è riuscita a portare i risultati prefissi, piuttosto che affidare la gestione a persone qualificate ed esperte. Non dimentichiamo che in questa vicenda sono da tenere presenti gli utili di filiera che non sono stati incassati dai comuni e nessuno ne parla anche dopo che Casale Futuro ha evidenziato il grave problema e ha costretto il sindaco di Casalincontrada nonchè presidente del Consorzio a risponderne in Consiglio e dopo aver inoltrato esposto alla Corte dei Conti. Martedì saremo presenti anche noi al fianco dei lavoratori della CONSAC. A questo punto si rende evidente che per staccare qualcuno dalla propria poltrona è necessario l’utilizzo della fiamma ossidrica. Contrariamente ad altre vicende di aziende in difficoltà che non riescono a pagare dipendenti e  fornitori, in questo caso, non ci si può minimamente permettere di incolpare la crisi economica che stiamo vivendo. La responsabilità è solo ed unicamente dei politici che utilizzano le ex-municipalizzate come scacchiera per i propri giochi”.

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