L’Aquila. Il Consiglio comunale tenutosi in via eccezionale a Bruxelles, martedì scorso, per perorare la causa della Zona Franca Urbana e di provvedimenti economici straordinari in favore del cratere, non poteva che essere nuovo terreno di scontro tra le istituzioni comunali e quelle regionali.
Stefania Pezzopane, ha risposto alle accuse del Presidente della Regione nonché Commissario della Ricostruzione Gianni Chiodi, e al vicepresidente vicario del Consiglio Regionale d’Abruzzo Giorgio De Matteis, i quali più volte hanno fatto riferimento alla delegazione comunale come ad una “gita scolastica” finalizzata ad un’azione in tempi di propaganda elettorale.
“Sulla Zona Franca non esistono due verità” commenta la Pezzopane. “Né tanto meno chi amministra questo Comune ha voglia e tempo di fare polemiche o risse. Tuttavia reagiamo quando ci rendiamo conto che qualcuno pensa di poter mortificare ancora questa città e di ingannare i suoi cittadin. L’Assessore Comunale, che già in precedenza aveva ritratto la figura di Chiodi come quella di un “nemico della città dell’Aquila”, ha denunciato “l’estremo ritardo e i gravissimi errori” con cui è arrivata la richiesta della Zona Franca Urbana sui tavoli della Commissione Europea: la richiesta del provvedimento, unanimemente considerato come volano di un’economia disastrata a seguito del sisma, è giunto ai tecnici della Commissione Europea nel gennaio del 2011.
“Ora si è costretti a correre ai ripari” aggiunge “per rimodulare la proposta e recuperare il tempo che la Regione, il Commissario e il Governo ci hanno fatto perdere”. Le direttive verso le quali coordinare il lavoro del Comune e di tutte le categorie e organizzazioni sindacali sono volte al raggiungimento di quattro fondamentali obiettivi. Anzitutto Il riconoscimento del “De Minimis”, strumento necessario per le piccole imprese aquilane che potrebbero beneficiare di sgravi fiscali fino a 200 mila euro, in tre anni. Il riconoscimento dell’erogazione di tali contributi spetta al Governo che assieme alla Regione deve garantire le risorse necessarie di copertura. E poi, ancora, l’attuazione della richiesta di Zona Franca Urbana, che servirà ad attirare nuovi investimenti di grandi e medie imprese favorite ad insediarsi, grazie a contributi e sgravi fiscali, nella zona del cratere. Il terzo obiettivo riguarda la rimodulazione del Fondo Strutturale in vista del rilancio dell’Aquila: per l’indennizzo delle attività produttive sono stati stanziati solo 37 milioni dei circa 600 del Fondo Strutturale. L’Assessore Pezzopane ritiene che per intervenire concretamente la Regione debba utilizzare un’altra parte del Fondo per le imprese aquilane, per il loro ammodernamento e per il rilancio. Nella programmazione del nuovo Fondo Strutturale va previsto uno specifico intervento di URBAN (modello proposto in ambito europeo volto all’elaborazione e all’attuazione di modelli di sviluppo innovativi a favore del recupero socioeconomico delle zone urbane in crisi) studiato appositamente per L’Aquila. E, infine, l’elaborazione di una legge regionale che preveda misure ad hoc per risanare e rilanciare l’economia del cratere.
Elisa Giandomenico