Pescara. Due mesi dopo l’inizio della rivoluzione del traffico e delle strade del centro, i cittadini e la parte del Consiglio comunale che si oppone alle scelte dell’assessore alla Mobilità Fiorilli attendono ancora la convocazione del tavolo tecnico per discutere di via Battisti, via Firenze, via Regina Margherita e dell’intero circondario di piazza Salotto. Il Pd, oggi, arriva all’ultimatum: la minaccia è quella dell’ostruzionismo
“Da due mesi i cittadini, i commercianti, l’opposizione e i rappresentanti delle associazioni di categoria aspettano di potersi confrontare con l’amministrazione comunale di Pescara sulle modifiche più che discutibili apportate al traffico. Ma il sindaco Mascia e il vicesindaco Fiorilli continuano ad ignorare la volontà dei pescaresi e a non rispettare gli impegni presi nell’unica sede della democrazia comunale”. A parlare, in una lettera inviata a sindaco e vicesindaco, sono i dieci consiglieri del gruppo comunale del Pd, che nella seduta straordinaria del Consiglio del 7 ottobre scorso si sono visti approvare all’unanimità l’ordine del giorno che prevedeva entro dieci giorni l’istituzione di un tavolo tecnico con i rappresentanti dei partiti per valutare eventuali proposte migliorative sulla mobilità del centro cittadino. “Sono trascorsi quasi due mesi da allora e nonostante varie sollecitazioni rivolte all’Assessore alla mobilità, questo tavolo tecnico, cui potrebbero prendere parte anche rappresentanze dei cittadini e dei commercianti, non è stato convocato”, protestano il capogruppo Di Pietrantonio e i suoi 9 seguaci democratici.
Una critica avanzata più e più volte, ma oggi si arriva all’ultimatum:“Considerato che riteniamo che le scelte fatte in tema di mobilità abbiano peggiorato la situazione viaria e dato che la mobilità non accenna a migliorare, anche se il periodo di rodaggio può dirsi ormai concluso, si chiede il rispetto dell’ordine del giorno votato. E già in vista del prossimo Consiglio Comunale di venerdì 25, il Pd comunica di voler adottare ogni iniziativa democratica utile a bloccare i lavori del Consiglio se non riceverà una formale convocazione del tavolo tecnico”. Si palesa, dunque, la minaccia dell’ostruzionismo e di rivivere in aula le lunghe giornate della battaglia instaurata tra il centrosinistra e la Giunta sul Piano triennale delle opere pubbliche, sul fondo per le politiche sociali o sull’approvazione del bilancio.
Daniele Galli