E’ l’appello lanciato alla Regione dal Presidente della Provincia Enrico Di Giuseppantonio e raccolto dai Sindaci dei Comuni della provincia di Chieti riuniti ieri pomeriggio in assemblea nella sala consiliare della Provincia a Chieti, un momento di confronto voluto dal presidente Di Giuseppantonio in vista della Programmazione 2012. Una proposta, quella sul Piano per la Viabilità, che porterà all’elaborazione di una delibera che la Provincia e i singoli Comuni approveranno ed invieranno alla Regione.
“La Provincia non ha la possibilità di contrarre mutui perché il tetto di indebitamento è stato già raggiunto” spiega meglio il presidente, “l’Ente ha subìto drastici tagli nei trasferimenti, ha ridotto le spese per il personale e quelle per i cosiddetti costi della politica, a malapena riesce a fronteggiare le spese obbligatorie. Con le sole risorse di bilancio garantiamo il Piano Neve e lo sfalcio delle erbe. Ma da due anni e mezzo non riceviamo soldi dalla Regione ed abbiamo oltre 2.000 chilometri di strade a cui fare la manutenzione, una viabilità che in parte è stata trasferita dall’Anas alla Regione e da quest’ultima alla Provincia. Vorrei che i Comuni ci sostenessero nella richiesta legittima di vederci destinare una parte delle accise e del bollo: le strade servono non solo agli automobilisti, che pagano il bollo, ma anche all’industria e al turismo: la viabilità deve essere la chiave di volta per il decollo del turismo mentre oggi, purtroppo, è solo la croce del nostro territorio”.
Durante la riunione sono state affrontate anche altre tematiche come l’assistenza agli studenti disabili che frequentano le scuole superiori: al riguardo la Provincia ha provveduto a fissare parametri di rimborso uguali per tutti i Comuni e sta prevedendo la concessione di un bonus annuale alle famiglie che decidessero di provvedere autonomamente al trasporto. Si è inoltre parlato del Dimensionamento Scolastico, della prossima riunione e dell’Assembla dei Sindaci del Servizio Idrico Integrato, delle nuove funzioni attribuite al Genio Civile che dal 24 novembre prossimo dovrà applicare norme più vincolanti: in particolare, in attuazione della legge regionale nr. 28 dell’11 agosto 2011 che detta le norme per la riduzione del rischio sismico, si passa da un regime di deposito con controllo a campione (pari il 10%) dei progetti previsto dalla norma ancora in vigore ovvero la Legge regionale 138/96, ad un regime autorizzatorio per il 100% dei progetti relativi ad interventi ricadenti nelle aree a media ed alta sismicità. In sostanza tutti i progetti dovranno essere controllati ed autorizzati. Ciò senza avere un adeguato organico per affrontare il gravoso lavoro che si profila. Al riguardo il Presidente Di Giuseppantonio ha auspicato il coinvolgimento e la collaborazione degli Uffici Tecnici comunali “perché – ha sottolineato – in questa fase è solo collaborando e assumendosi una comune responsabilità che sarà possibile superare le difficoltà che ci sono e quelle che ancora ci attendono”.