Pescara. L’Associazione Strada-Parco incassa l’ennesimo ‘no’ dall’amministrazione comunale alla deviazione del percorso della futura filovia. Chiuso definitivamente, oggi, il tavolo tecnico-politico dopo “due anni persi senza risposte”; ma Sorgentone lancia l’allarme sulla sconnessione dell’asfalto.
È stata la commissione comunale Grandi Infrastrutture e Mobilità questa mattina a votare a maggioranza la chiusura del tavolo tecnico-politico aperto da due anni sulla questione del passaggio della filovia sulla Strada-parco, dopo la proposta di iniziativa popolare per la variazione del percorso della Filò sul tratto via Caravaggio-Via Ferrari con l’allungamento fino alla zona dell’aeroporto. Una votazione espressa con il voto contrario di Adele Caroli, consigliere indipendente e presidente di Commissione che si dichiara “presa in giro da questa Amministrazione che ha fatto trascorrere due anni senza affrontare concretamente il problema, ed esaminare obiettivamente la proposta di iniziativa popolare dell’Associazione Strada Parco. Sarebbe stato utile convocare tavoli tecnici con esperti e tecnici esterni che avessero potuto dare un parere autorevole sulla fattibilità dell’opera, ma questo non è stato fatto visto che ai tavoli hanno preso parte sempre le stesse persone, espressione fra l’altro delle parti interessate all’opera. Per questo oggi abbiamo deciso di dare voce ai cittadini e ai residenti di quell’area, ascoltando le motivazioni di Mario Sorgentone, e di quelli che sono contrari al progetto della filovia”.
L’Ingegner Mario Sorgentone, presidente dell’associazione che si è battuta e si batte contro il passaggio del bus elettrico sull’area ciclopedonale, ha partecipato alla seduta odierna della commissione, incassando il parere favorevole espresso dai consiglieri sulla relazione del vice sindaco e assessore alla Mobilità, Berardino Fiorilli, in merito al mancato accoglimento della proposta presentata, e lanciando un serio allarme circa la condizione che l’asfalto della Strada-parco presenta dopo la quindicina di giorni complessivi in cui è stato adibito a parcheggio. Sorgentone ha parlato di “sgrottamento della Strada-parco dopo i parcheggi delle auto nell’ultima estate. E quando su questa strada passerà un messo pesante come la filovia, che ne sarà del manto stradale?”. Buona l’occasione per ribadire le motivazioni della propria protesta sostenuta da 1380 firme raccolte: “Noi eravamo e siamo contrari alla filovia, ma, avevamo proposto in subordine una proposta di variazione dell’asse del percorso originario, portando la filovia sul tratto via Caravaggio-Via Ferrari con l’allungamento fino alla zona dell’aeroporto. Oggi i lavori sono in stato avanzato, ma credo sia sotto gli occhi di tutti la situazione, con una strada parco che non esiste più e una filovia che un domani andrà a coprire un tracciato di appena 5 km, non risolvendo, crediamo, i problemi del traffico cittadino. La filovia per noi”, ha detto ancora Sorgentone, “rappresenta un doppione delle linee urbane 2 e 38, ma soprattutto, proprio per l’esiguità di percorso servirà a ben poco. Occorrerebbero almeno 12mila passeggeri al giorno per riuscire a coprire i costi di gestione, ma secondo calcoli di tecnici, con il percorso definito ad oggi, si arriverebbe a superare di poco i mille utenti giornalieri. Un’ opera costosissima, che servirà a distruggere la Strada-parco, ad inquinare con pali e fili elettrici l’ambiente, senza risolvere il problema traffico. La nostra proposta iniziale prevedeva il passaggio di bus ibridi sulla strada parco, e invece fra qualche anno ci ritroveremo una filovia per soli 5 km, con un impatto ambientale enorme”.