Spoltore. Se Ranghelli rimane saldamente attaccato alla sua poltrona da prima cittadino, nonostante le indagini che hanno terremotato il Comune di Spoltore, a dimettersi è l’assessore all’Urbanistica, Edgardo Cotellucci.
A comunicarlo con una nota è il coordinatore provinciale di Sinistra e libertà, Roberto Di Lodovico: “Nel ribadire la richiesta dello scioglimento del Consiglio comunale di Spoltore”, si legge, “la Federazione Provinciale di Sinistra Ecologia e Libertà, in accordo con il Circolo di Spoltore, comunica che entro la giornata di oggi l’assessore all’urbanistica Edgardo Cotellucci rassegnerà le dimissioni dall’incarico.
Il partito considera chiusa l’esperienza di questo Consiglio comunale e, di conseguenza porrà in atto tutte le iniziative che consentano, nel più breve tempo possibile, il suo scioglimento”. Proprio l’urbanistica infatti, delega assegnata all’assessore di matrice vendoliana, è uno dei capitoli finito sotto accusa nell’indagine denominata “Cabina di regia”. Una decisione che prescinde, comunque, dall’operato della Procura: su Cotellucci, infatti, non pende nessun capo d’accusa né risultano coinvolgimenti con l’inchiesta.
Terra Nostra e IdV chiedono le dimissioni della Giunta. “La presenza della numerosissima cittadinanza al consiglio comunale svoltosi ieri a Spoltore non è servita alla maggioranza per fare un passo indietro, dando dimostrazione di quanto sia scollata dalla volontà popolare che ieri pretendeva chiarimenti di posizione e dimissioni sulle ultime vicende giudiziarie che ha coinvolto i vertici dell’amministrazione. La miscellanea maggioranza, composta da uomini di sinistra e destra che ha molto poco della storica giunta di milazziana memoria, ha proibito una serena discussione sul ciclone che ha sconquassato la vita amministrativa spoltorese evitando di modificare un ordine del giorno prefissato prima degli arresti e dando dimostrazione di non saper e voler ascoltare i cittadini-elettori. Questa vicenda ci ricorda metaforicamente la rivoluzione francese quando il popolo affamato chiedeva pane ed il sovrano rispose con le brioches: sappiamo tutti come finì per il sovrano francese”. Lo ha scritto in una nota l’associazione Terra Nostra Spoltore che ha aggiunto: Siamo stati presenti con l’esposizione di un messaggio di invito alla “resa” e quando siamo stati invitati alla rimozione il pubblico ha inveito contro il consiglio comunale. Non è servito neanche l’abbandono dell’aula da parte della minoranza a fermare i lavori dell’aula, segno di una chiara volontà di ignorare gli avvenimenti e procedere come se nulla fosse successo. Dopo i fatti di ieri gli spoltoresi hanno capito quale sia l’idea di questo governo cittadino e gli interessi che accomunano gli uomini di questa attuale maggioranza. Ne terremo conto nella prossima tornata elettorale, nel frattempo attendiamo che la magistratura vada avanti nell’evidenziare la totalità dei fatti”. Della stessa lunghezza d’onda il consigliere dell’Idv, Luciano Di Lorito che ha commentato: “Nella adunanza di ieri abbiamo assistito alla vergognosa umiliazione per il consiglio comunale, espropriato ancora una volta delle sue funzioni democratiche e di rappresentanza. Non solo era necessario aprire una discussione, ma davanti ad un evento così importante sarebbe stato doveroso da parte degli organismi rappresentanti dell’ente riferire al Consiglio Comunale e a tutti i cittadini immediatamente cosa fosse successo con l’arresto del Sindaco, anche solo degli aspetti tecnici e degli scenari che si configuravano di lì in avanti per l’amministrazione comunale. Il Consiglio, organo insieme al sindaco direttamente eletto dai cittadini, è tenuto ad elaborare la sintesi e l’analisi della situazione politica e amministrativa venutasi a creare per un fatto di così grandeimportanza come l’arresto del sindaco. Ma la maggioranza ha preferito mettere la testa sotto la sabbia, si è trincerata dietro i cavilli del regolamento con i comma e con le virgole per sfuggire alla discussione di un argomento prioritario su tutto, così facendo hanno penalizzato ancora una volta i cittadini che attendevano risposte e chiarimenti, ma per l’anomala maggioranza che governa Spoltore questo poco conta! E’ con questo modo di fare hanno fatto sprofondare la nostra Città nella drammatica condizione politica amministrativa e giudiziaria che oggi è sotto gli occhi di tutti, ahinoi, dell’Italia intera”.
Daniele Galli