Stando, infatti, a quanto sottolineato da Monaco, non si tratterebbe di una “svendita”, come definita dal consigliere provinciale del Pd, perché l’amministrazione teatina si sarebbe attenuta scrupolosamente al regolamento vigente sulle procedure per la vendita di immobili. “Inoltre” continua Monaco “il capogruppo del PD dimentica di essere stato un componente della passata amministrazione, che già mise in vendita l’immobile. Come membro della maggioranza avrebbe potuto proporre quello che oggi predica dai banchi dell’opposizione, ma è chiaro che la loro attenzione era rivolta ad accumulare i debiti e a sperperare soldi, senza pensare minimamente alle entrate e ai problemi che avrebbero riscontrato le successive Amministrazioni. D’Amico si vergogni perché grazie a lui e all’amministrazione Coletti oggi l’Ente è strutturalmente deficitario, il che significa essere a un passo dal dissesto finanziario. L’urgenza di questa vendita è dettata esclusivamente dalla pressante necessità di coprire i debiti di marca Coletti – D’Amico. I cittadini sappiano che l’Amministrazione guidata dal presidente Di Giuseppantonio affronta ogni singola questione, specie quelle relative agli aspetti finanziari, con grande responsabilità, rigore e trasparenza. In particolare da una parte abbiamo portato avanti la vendita degli immobili in linea con il citato regolamento, dall’altra abbiamo elaborato un attento e articolato piano di valorizzazione dell’immobile con la collaborazione del Comune di Paglieta. Sarà cura dei tecnici della Provincia verificare la congruità dell’offerta pervenuta, e noi vorremmo che fosse valutata anche dall’Agenzia del territorio. Ad ogni modo”conclude Monaco “ogni azione rispetterà meticolosamente le norme regolamentari ai quali non tutti, negli anni, hanno fatto riferimento”.