È quanto afferma il capogruppo del Partito Democratico alla Provincia di Chieti Camillo D’Amico, dopo l’annuncio di un’offerta ufficiale per l’acquisto dell’ex scuola agraria di Paglieta.
Stando, infatti, a quanto ricordato dal politico, in commissione consiliare il Pd aveva chiesto di togliere dall’elenco dei beni messi in vendita la struttura di Paglieta alla luce del progetto di valorizzazione presentato dagli uffici, per la necessità di un sopralluogo dei commissari e perché il prezzo d’offerta non poteva essere più libero, come specificato nell’ultimo bando, ma necessariamente rivisto e reso più congruo a quello di mercato. “Come al solito siamo rimasti inascoltati” continua D’Amico. “La cosa buffa e strana è che non solo c’è stata una presentazione ufficiale al cospetto del consiglio comunale di Paglieta, appositamente convocato in loco alla presenza di numerosi cittadini interessati, ma il tutto è stato rafforzato da una pomposa conferenza stampa ove sono state rese note cifre di vendita ben più alte di quelle poi rivelatesi nell’offerta recapitata alla provincia. La necessità di fare cassa non giustifica affatto la svendita dei beni di famiglia e, per questa ragione, acquisiti gli atti formalizzeremo un interrogazione urgente al presidente ed alla giunta per conoscere come intendono uscire e rimediare da quest’ennesimo pasticcio e se ancora credono in un progetto di valorizzazione della struttura per la quale si sono spesi in un buona campagna mediatica di propaganda”.