Pescara, pistole ai vigli: dubbi sulle visite mediche d’idoneità

vigili_armatiPescara. Polemica sull’armamento degli agenti della polizia municipale di Pescara. Questa volta si dibatte non sul tanto consumato argomento “pistola si-pistola no”, quanto sul “pistola a chi e come?”. Sotto esame la regolarità dei test medici-attitudinali per la concessione dell’arma ai vigili. Sono i consiglieri di opposizione Fausto Di Nisio e Enzo Del Vecchio a tirare in ballo la regolarità degli esami medico-attitudinali necessario all’affidamento delle pistole ai vigili.

Erano 96 gli agenti risultati idonei e 17 quelli rivedibili dopo l’espletamento delle valutazioni dei requisiti psico-attitudinali di idoneità alla detenzione di armi effettuato da un’apposita commissione comunale; la stessa che dichiaro per 44 di questi la non idoneità. Ma dopo soli due anni, questi visite “vengono rimesse in discussione per tutti nonostante l’articolo 6 del Regolamento Comunale stabilisca che la verifica dei requisiti psichici ed attitudinali sarà ripetuta periodicamente ogni 5 anni e occasionalmente ogni qualvolta sarà certificata una malattia non compatibile con l’uso dell’arma e comunque quando a giudizio insindacabile del Comandante del corpo questa dovesse rendersi necessari”, spiegano Di Nisio e Del Vecchio in una nota. Scavalcamento del regolamento a parte, ciò che stimola il dubbio nei due è il ragionamento seguente: coloro dichiarati non idonei due anni fa, come potrebbero esserlo ora? L’età passa per tutti, insomma, e la vista o i riflessi, per fare un esempio, genericamente tendono a peggiorare.

A questi si aggiunge, insieme ad altri, un dubbio sulla lecita assegnazione dello svolgimento degli accertamenti ad una struttura privata: “Per quale motivo gli accertamenti di cui al D.M. Sanità n. 143 del 1998 vengono delegati al laboratorio di analisi Salus S.r.l. di Pescara, struttura privatistica, in totale violazione di quanto previsto dall’art. 3 dello stesso Decreto che stabilisce che tali accertamenti siano effettuati dagli uffici medico legali o da Distretti sanitari delle Asl o da strutture sanitarie militari e dalla Polizia dello Stato?”. Questi, e tutti gli altri dubbi saranno oggetto di un’interrogazione urgente che Del Vecchio e Di Nisio presenteranno lunedì al Consiglio comunale, chiamando a rispondere sindaco, Prefetto e Questore.

 

Daniele Galli


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