Miglianico. Cinque milioni di euro di opere pubbliche finanziate e appaltate, venticinque cantieri chiusi o in fase di chiusura, azzeramento delle anticipazioni bancarie che erano attestate su 1,2 milioni di euro l’anno, risparmi pari a 250 mila di euro nella spesa per la raccolta dei rifiuti solidi urbani e quindi nelle tasse dei cittadini, taglio di settantamila euro l’anno delle spese correnti (contratti telefonici, luce, fotocopiatrici etc.), il ritorno alla manutenzione del patrimonio comunale, una moderna misurazione delle performance dei dipendenti, il balzo ai primi posti, non solo a livello regionale, per i servizi telematici interni e nelle relazioni con i cittadini e tanto altro ancora, tutto realizzato in trenta mesi, dal 25 giugno 2014, giorno dell’elezione del sindaco Fabio Adezio, al 25 novembre 2016: sono queste le cifre più importanti e significative che raccontano la prima metà del mandato della maggioranza di “Miglianico Cambia”, lista civica che ha vinto le elezioni amministrative due anni e mezzo fa.
Il sindaco ha presentato questo consuntivo ai propri concittadini nel corso di un’affollatissima assemblea convocata nella sala civica comunale, lo scorso finesettimana, proseguendo gli incontri con i cittadini che hanno punteggiato finora tutti i passaggi più sensibili del mandato amministrativo.
In meno di un’ora, il primo cittadino ha sintetizzato l’attività svolta dall’amministrazione comunale, elencando le tante realizzazioni portate a compimento e presentandone altre che sono in cantiere o in fase di progetto.
“Abbiamo realizzato – ha spiegato Adezio ricordando ai presenti tutto il programma con quale si presentò alle elezioni – il 90% del programma elettorale in soli trenta mesi. Ma, avendo trovato un Comune disastrato e avendo dovuto affrontare altre sfide che non potevamo conoscere allora, abbiamo realizzato anche tante altre cose, per cui abbiamo coniato l’hastag #nonloabbiamopromessomaloabbiamofatto”.
Il sindaco ha voluto anche precisare che le opere, la corretta gestione del denaro pubblico, i progetti e i programmi, da soli non basteranno a far tutto. “Occorre – ha esortato – che ci sia unione e impegno da parte di tutta la nostra Comunità, solo così Miglianico, da luogo bello e piacevole, diventerà il luogo fantastico, il posto ideale in cui vivere”.
Il Sindaco ha concluso affrontando un tema caldo, quello della riedificazione del municipio, sfidando i suoi detrattori, autori di un paio di manifesti sul tema, a un incontro pubblico per chiarire la vicenda, carte alla mano.
Prima del dibattito, vivace ma composto e costruttivo, che ha concluso l’assemblea cittadina, c’è stata la conferma di un altro impegno elettorale: la rotazione di alcuni incarichi all’interno dell’amministrazione. Il presidente del Consiglio comunale, Massimo Sulpizio, e gli assessori Mimmo Cicchitti e Danilo D’Aversa si sono congedati pubblicamente dai propri incarichi, con interventi carichi di commozione e di rinnovato sostegno verso il Sindaco e l’intera maggioranza. «Dentro Miglianico Cambia – ha spiegato il presidente uscente, Massimo Sulpizio – non contano le ambizioni delle singole persone e le poltrone di ciascuno, ma conta il gruppo e l’impegno verso i nostri cittadini. Anche in questo siamo riusciti a cambiare la politica locale». Al posto di Sulpizio, che diventerà capogruppo consiliare, sarà proposto come presidente del Consiglio comunale, l’attuale capogruppo Antonio Mattioli, che con i suoi 21 anni sarà il secondo presidente di un’assise civica più giovane d’Italia; a Cicchitti e D’Aversa subentreranno in giunta Luca Vincenzo Di Clerico e Antonio Palombaro. Restano confermate le posizioni in giunta del vicesindaco Ester Volpe e dell’assessore Arianna Di Tizio.
Il sindaco ha infine confermato che a primavera riprenderanno gli incontri pubblici su tutto il territorio comunale per continuare ad informare e ad ascoltare i cittadini sull’attività dell’amministrazione.