“Dopo l’incontro che c’è stato in Prefettura – ha rimarcato il presidente della Provincia, Enrico Di Giuseppantonio – e che non ha visto alcun passaggio per migliorare questa situazione, ho inteso convocare questo incontro per cercare di risolvere il problema. E’ una situazione abbastanza spinosa. Questo ha un rilievo abbastanza drammatico perchè non riguarda solamente l’aspetto occupazionale, ma va a colpire quelle fasce particolarmente deboli. Dopo aver parlato fermamente su questo tavolo, la questione va chiusa perchè è una problematica abbastanza importante. Questo è un aspetto che non dobbiamo assolutamente trascurare”.
Alla runione, oltre al presidente della Provincia, erano presenti Maria Crocco, direttore delle Politiche della Salute dell’Assessorato alla Sanità della Regione Abruzzo; Francesco Zavattaro, direttore generale della ASL Lanciano-Vasto-Chieti; Nicola Petruzzi della casa di cura Abano Terme spa Villa Pini; Giuseppina Ivone, curatore fallimentare della Villa Pini d’Abruzzo srl; Ignazio Rucci, vicesindaco di Ripa Teatina e le segreterie regionali e provinciali di CISL FPS, CGIL FP, UIL FPL e CIMOP.
“Sto vivendo questa situazione – ha spiegato Angela Scottu della CGIL – con rammarico e disdegno. Rammarico per il ritardo a cui si è arrivati e sdegno per l’indebitamento. Il rammarico è dovuto soprattutto al fatto che questo problema riguarda le fasce più deboli. Il denunciare quello che sta accadendo alla Commissione Parlamentare è il minimo. Questa situazione poteva essere risolta sei mesi fa, ma non è stata risolta. Questi pazienti sono stati spostati come pacchi postali quando potevano essere lasciati dov’erano. Nella famosa mattinata del trasloco, i senatori Legnini e Mascitelli hanno potuto vedere con i loro occhi la drammaticità della situazione. La situazione è complicata, stiamo arrivando con l’acqua alla gola. Se ci deve essere il cambiamento, ci deve essere la coscienza verso le cose che si fanno. Ora esiste una situazione di emergenza”.
Francesco Rapino