Così hanno dichiarato l’assessore ai servizi sociali, Luciana Di Bartolomeo, e il sindaco Sabatino Di Girolamo, precisando che “le criticità segnalate riguardano esclusivamente una sezione, denominata medi, gestita dalla cooperativa I girasoli, nella quale non è stato rispettato il numero previsto di educatrici per i bambini da assistere; le problematiche emerse sono quindi inerenti al mancato preciso rispetto degli accordi in essere, e non hanno riguardato i bambini. La cooperativa, peraltro, gestisce da sempre il servizio asili nido senza aver finora mai dato adito a nessun tipo di contestazione”.
Il Comune, per tramite dell’assessore Di Bartolomeo, si è attivato immediatamente, appena avvertito dell’emergere delle contestazioni da parte dei genitori. Subito dopo la visita all’asilo nido Ventre, l’assessore ha infatti inviato una contestazione formale per richiamare la cooperativa I girasoli al preciso rispetto della convenzione esistente.
Ma per la Cooperativa “ogni lamentela evidenziata dai genitori dei minori utenti del servizio è riferibile ad una oggettiva carenza degli spazi della oramai obsoleta struttura che ospita l’asilo nido, priva di stanze dedicate al sereno riposo dei bambini e alla circostanza che la Cooperativa è affidataria solo parziale del servizio asilo Mariele Ventre, non avendo potere decisionale. Nello specifico il numero delle educatrici in servizio preso la struttura è sempre stato rapportato al numero dei bambini affidati e conforme a quanto previsto dal bando, dal relativo regolamento nonché dalle norme di legge, come facilmente riscontrabile dal registro presenze, di cui l’Ente è sempre in possesso”.
E’ il commento della presidentessa della Cooperativa, Valentina Di Pietro, “lieta di poter affermare che il Comune di Roseto ha provveduto ad adeguare, per quanto possibile, gli spazi esistenti alle esigenze dei bambini, anche se solo dopo le rimostranze dei genitori”.