Chieti%2C+al+via+il+progetto+%26%238220%3BPopstars%26%238221%3B
abruzzocityrumorsit
/politica/34040-chieti-al-via-il-progetto-qpopstarsq.html/amp/

Chieti, al via il progetto “Popstars”

Chieti. E’ stato presentato questa mattina, presso la Sala Giunta della Provincia di Chieti, il progetto “Popstars” che vede la partecipazione della Provincia ed il Comune di Palombaro come capofila.

Si tratta dell’unico progetto abruzzese selezionato nel bando “Piccoli Comuni per il Coinvolgimento dei giovani nella valorizzazione delle specificità territoriali – Giovani Energie in comune” promosso dall’Anci e dal Dipartimento della Gioventù della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

“Sono contento di essere portavoce di questo progetto come Provincia – ha affermato il presidente Enrico Di Giuseppantonio – e siamo affiancati in questo lavoro dalle associazioni. Questo serve a dare rivalutazione non solo materiale ai giovani che vivono all’interno. Questa penso che sia un po’ la strada maestra. Assicuro il sostegno della Provincia che in questo momento è un finanziatore e speriamo che in seguito sia qualcosa di più”.

Il progetto abruzzese coinvolge una rete di Comuni dislocati in diverse zone dell’entroterra della Provincia di Chieti: Altino, Carunchio, Castelfrentano, Fraine, Miglianico, Pennapiedimonte, Pretoro, Rapino, Roccamontepiano, Roccaspinalveti e Sant’Eusanio del Sangro. I partners istituzionali, oltre alla Provincia di Chieti, sono: CUSPD (Centro Universitario di Sociologia della Prevenzione Disagio) – Facoltà di Scienze Sociali dell’Università “G. D’Annunzio”, Comunità Montana “Alto Vastese”, Comunità Montana della Maielletta, CMA (Centro Montano di Assistenza), Pro Loco Carunchio, Pro Loco Roccaspinalveti e Pro Loco Fraine. Il consorzio Civica è responsabile del project Management.

“Il mio pensiero – ha sottolineato l’assessora provinciale al Turismo, alla Cultura e ai Beni Cultutali e Museali, Remo Di Martino – è che la cultura dell’Abruzzo, la nostra cultura, è quella dell’entroterra, la cultura sulla costa si disperde. Ad esempio, Pescara, San Benedetto, Rimini, sono abbastanza simili tra loro, c’è poca differenza, ciò non accade per i comuni dell’interno. Noi in questi due anni stiamo andando avanti con delle idee ben chiare. I modi per coinvolgere i giovani sono tanti”.

La finalità principale di “Popstars” è quella di guidare i giovani in un percorso del recupero della memoria e dell’identità culturale del territorio attingendo al bagaglio di conoscenze e saperi di cui sono custodi gli anziani. A partire da settembre e per tutto l’autunno, si svolgeranno i percorsi formativi in ambito socioculturale rivolti ai giovani: laboratori di teatro, musica e canto, performance, video, fotografia e gestione siti web. Le attività formative ideate e coordinate dalla regista Annamaria Talone dell’associazione “Maglab” saranno realizzate da artisti ed operatori culturali esperti appartenenti alle associazioni abruzzesi “Euritmi” e “Rogoteatro”, e da una formatrice d’eccellenza, Helen Chadwick, musicista inglese, vocal trainer della “Roayl Shakespeare Company” e del “National Theatre”. Le attività di ricerca e di monitoraggio, saranno guidate dal CUSPD, diretto dal prof. Benvenuti della Facoltà di Scienze Sociali dell’Università “G. D’Annunzio”. Per poter partecipare, i giovani devono avere un’età compresa tra i 18 ed i 30 anni e la residenza in uno dei Comuni coinvolti, nel caso in cui non dovesse ragiungere il numero minimo di adesioni per singolo laboratorio, sarà data possibilità di fare domanda di partecipazione anche ai giovani residenti in tutti i comuni della Provincia di Chieti. Per informazioni sulle modalità di partecipazione, ci si può rivolgere al proprio comune di residenza, oppure visitare il sito www.giovanipopstars.it. La domanda va presentata entro il prossimo 30 luglio. Il progetto si concluderà con delle feste finali promosse dai giovani insieme agli anziani e che coinvolgeranno tutta la popolazione dei paesi. Il valore sociale del progetto, non riguarda solamente le giovani generazioni, ma ricade anche sulle comunità dei paesi coinvolti, rafforzando il senso di appartenenza, l’identità territoriale e la comunicazione tra diverse generazioni.

“La sfida di questo progetto – ha spiegato Annamaria Talone – è quella di valutare le risorse immateriali di questo territorio anche come risorsa economica. Spesso i nostri piccoli comuni sono tagliati fuori dai grandi flussi. Con questo progetto prendiamo una tradizione e la lanciamo verso il futuro. Ci interessa la cultura viva. C’è l’Università che segue il progetto per dare l’impronta della socioterapia. Questi laboratori mirano a dare aggregazione sociale a questi piccoli centri. Questo è un progetto reale e non virtuale, quindi vorremmo coinvolgere realmente i giovani”.

Francesco Rapino