Chieti. Il Ministero dell’Ambiente ha ufficialmente invitato i Sindaci dei comuni, i cui territori sono attraversati dal fiume Pescara, per presentare e discutere i risultati dello studio, commissionato da Regione Abruzzo ed effettuato dall’Istituto Zooprofilattico Abruzzese, “Studio di un ecosistema fluviale ad elevato rischio ambientale mediante un approccio olistico basato sull’utilizzo di bioindicatori di diversi livelli nello spettro biologico”
Tra gli invitati all’incontro dello scorso 8 novembre anche il Sindaco di Chieti che, tuttavia, non ha partecipato.
Il MoVimento 5 Stelle era presente con i due consiglieri Ottavio Argenio e Manuela D’Arcangelo che hanno stigmatizzano l’assenza del Sindaco: “Evidentemente la salute dei cittadini non interessa ad Umberto Di Primio. Peccato perché lui rappresenta la massima autorità sanitaria della Città”.
“Non condividiamo l’atteggiamento eccessivamente prudente dell’ARTA. La situazione è gravissima ed allarmante.” I due portavoce lo affermano, oltre che in base alla nota emanata dall’Istituto Superiore della Sanità che parla di “gravi rischi per la salute”, anche considerando la situazione fotografata e descritta nello studio.
“E’ inaccettabile che il degrado ambientale di cui è vittima la vallata del Fiume Pescara, – sottolinea Argenio – continui ad essere ignorata dalle istituzioni. Da quarant’anni è noto come il fiume porti con sé i veleni non solo di Bussi, ma di tutte le installazioni industriali sparse lungo il suo corso. L’immobilismo e la lentezza delle istituzioni sono complici di chi ci sta avvelenando, nonostante quanto affermato dalle sentenze!”.
Il MoVimento 5 Stelle presenterà immediatamente un’interrogazione in Consiglio comunale per conoscere le ragioni che hanno indotto il Sindaco a disertare l’incontro. I portavoce annunciano anche che daranno vita a tutte le iniziative, istituzionali e non, per informare i cittadini e per cercare di affrontare la situazione del fiume sul territorio teatino.
“E’ ora che ai residenti della valle del Pescara, tra i quali tantissimi cittadini di Chieti – concludono – sia riconosciuto concretamente il diritto a vivere in un ambiente salubre!”.