Lo ha detto il capogruppo comunale del Pdl Lorenzo Sospiri in riferimento alla mozione del Consigliere Di Iacovo sul futuro dell’ex Fea, mozione bocciata con 15 voti contrari, 10 a favore e 2 astenuti.
“L’ex Fea diventerà una piazza sul mare, uno spazio fatto di verde con un’infrastruttura sotterranea, ossia parcheggi pertinenziali per i residenti – ha ribadito il capogruppo Sospiri -, parcheggi che verranno realizzati dalla società Pescara Parcheggi o con procedura contrattata con la Gestione Trasporti Metropolitani se la Regione decidesse di non trasferire al Comune la proprietà dell’immobile, ma alla Gtm. Per ora nell’area vedo solo due ruspe con due camion al seguito per caricare le macerie derivanti dalla demolizione dell’immobile, sorte che riserverei anche all’ex Tribunale, ma purtroppo ancora non si capisce che i ‘vuoti’ urbani oggi sono importanti quanto i ‘pieni’”.
Nel corso della seduta il Consiglio comunale ha inoltre approvato, con 18 voti a favore e un astenuto, l’ordine del giorno presentato dal presidente del Consiglio Licio Di Biase contro il trasferimento del corso di laurea magistrale in filologia moderna dall’università ‘D’Annunzio’ di Chieti all’Università de L’Aquila “un provvedimento – ha detto Di Biase – che andrà a danneggiare fortemente il corso di laurea in lettere e che nasce da una forzatura dell’interpretazione del decreto Gelmini”.
Il Consiglio comunale ha poi approvato tutti i punti all’ordine del giorno tranne la delibera sulla Variante parziale e specifica al vigente Piano regolatore generale in esecuzione di alcune sentenze del Tar, rinviata per mancanza del numero legale. “Si tratta – ha spiegato l’assessore allo Sviluppo del Territorio Marcello Antonelli illustrando la delibera – dell’approvazione di una variante adottata ad ottobre 2010 dal Consiglio comunale per sentenze passate in giudicato e risalenti al 2009. In particolare c’è un ‘caso’ inerente un’area della riviera nord che nel Prg è classificata tutta come B2, con possibilità di demolizione e ricostruzione dei manufatti, tranne un unico immobile che è classificato come B1, ossia con l’esclusione della demolizione. Il proprietario ha presentato ricorso al Tar che ha approvato tale ricorso giudicando che il Comune aveva adottato un atteggiamento sperequativo. Oggi ci limitiamo ad adottare la sentenza del Tar che non può essere interpretata o commentata”.
Contro la delibera il consigliere Acerbo ha presentato 16 emendamenti dichiarati però irricevibili. Alle 20.30 è però venuto meno il numero legale e il ‘caso’ degli emendamenti verrà ora portato all’esame della Commissione consiliare Statuto.