Teramo, giallo sulle dimissioni di Chiarini. Berardini e Marroni: “Non sono protocollate”

Dimissioni vere o presunte. Congelamento non attualizzabile vista l’immediatezza e l’irrevocabilità, secondo le direttive del Tuel. I consiglieri comunali di opposizione Fabio Berardini (M5S) e Cristina Marroni (gruppo misto) hanno voluto andare a fondo sulla decisione presa dall’assessore esterno con delega alla cultura, Marco Chiarini di lasciare l’incarico, comunicata con una mail al primo cittadino e ai colleghi di Giunta e poi arrivata, con qualche differenza temporale, a parte della stampa.

In un controllo effettuato questa mattina nell’Ufficio Protocollo, infatti, non risulterebbe esserci alcun documento ufficiale che attesti la formalità delle dimissioni, oltre al fatto che allo stesso Chiarini sarebbe stata inviata la notifica della seconda convocazione del Consiglio comunale in programma il prossimo 3 novembre.

In un video postato sul profilo Facebook dello stesso Berardini, i due consiglieri parlano di “teatro dell’assurdo e degli orrori” e di “circo della politica teramana”, mentre tra coloro che commentano c’è anche chi sostiene che, secondo gli orientamenti dottrinali, le dimissioni sarebbero valide seppur non protocollate, in quanto toccherebbe ai destinatari “nell’ordine temporale di presentazione” far acquisire subito al protocollo comunale la lettera.

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