La maggioranza, che ha presentato il regolamento con l’assessore al turismo Gian Luca Grimi, ha votato compatta per l’imposta nonostante la levata di scudi dell’opposizione e gli emendamenti ‘migliorativi’ presentati, alcuni suggeriti dalla Commissione Commercio, dal consigliere Luigi Ragni, respinti con il suo collega di Civicamente Carlo Mustone che si è astenuto (i due poi si sono astenuti al momento della votazione finale).
Dai banchi dell’opposizione l’accusa alla Giunta Mastromauro di ‘voler far cassa’ con la nuova imposta. Dopo la risoluzione presentata nei giorni scorsi da Gianluca Antelli (Giulianova Rinasce) e Laura Ciafardoni (FI-NCD) richiedendo l’abolizione dei parcheggi a pagamento dopo l’approvazione della tassa di soggiorno, anche Margherita Trifoni (M5) si è dichiarata contraria perché le risorse non confluirebbero in servizi turistici. Franco Arboretti del Cittadino Governante, protagonista di un battibecco con il consigliere Ragni ‘accusato’ di conflitto d’interessi per l’attività di famiglia, ha dichiarato: “Giulianova ha potenzialmente le carte in regola per essere inclusa stabilmente fra le principali località consigliate del turismo balneare italiano. Il suo meraviglioso sito che la pone amenamente tra mare, colline e fiumi; la sua importante storia; il suo Centro Storico; i suoi Beni Culturali; la sua qualità urbanistica, grazie all’accorta gestione pubblica del territorio nel momento di maggiore crescita; la promozione di un’economia diversificata; la tradizione di eventi culturali di livello; le sue attrezzature ed i suoi servizi; la sua ricettività turistica; la sua gastronomia. Sono queste qualità di cui essere orgogliosi ma che da circa vent’anni invece di essere oggetto di certosina opera di rinverdimento e di innovazione attenta al rispetto delle peculiarità cittadine, sono sistematicamente offese e mortificate da azioni amministrative presentate addirittura sotto il segno dello sviluppo e della modernità. Le guide turistiche delle località balneari, e di conseguenza i turisti, prendono in considerazione e valutano il mare, l’arenile, il paesaggio, il verde urbano, le isole pedonali, le piste ciclabili, i servizi, le attività culturali, la ricettività, la pulizia, la presenza o meno della bandiera blu e delle vele di Legambiente, l’inserimento o meno all’interno di parchi o riserve naturali”.
Il consigliere del Cittadino Governante ha elencato una serie di problematiche, disagi e scelte amministrative non condivise per rendere “l’idea della china su cui è avviata da tempo la nostra bella città e di quanto sia urgente una radicale svolta nella gestione della cosa pubblica giuliese al fine di valorizzarne pienamente le sue grandi potenzialità a beneficio di cittadini e turisti. I turisti cercano luoghi ameni, la bellezza, l’armonia, la tranquillità, la verve culturale e le occasioni di frizzante socialità accanto alla qualità dei servizi. Sembrerebbe ragionevole caratterizzare così la nostra città, per darle una seria prospettiva nell’economia turistica; se si tiene conto poi della forte concorrenza esistente nell’offerta nazionale ed estera appare addirittura d’obbligo farlo. Avremmo più turisti, più lavoro e noi giuliesi saremmo più contenti, orgogliosi di vivere in un luogo di livello e quindi di riferimento. E a quel punto avrebbe senso chiedere ai turisti di pagare l’imposta di soggiorno senza timori di contraccolpi negativi”.
Al resoconto sulla città effettuata dal sindaco Mastromauro che ha parlato di un “centro storico vitalissimo”, ha replicato durissimo il consigliere Fabrizio Retko con una dichiarazione che sa di allusione: “ci sono attività senza partita Iva, che vendono qualcosa che potrebbe disturbare la mente di chi fa tali dichiarazioni”. Parole stigmatizzate duramente dal sindaco e tutta la maggioranza con PD e Lista Civica che hanno sostenuto il Regolamento, respingendo tutte le altre proposte perché avrebbero causato un aumento delle tariffe.
Nella stessa seduta è avvenuta la surroga di Giada Pigliacelli con Danilo D’Emilio e l’approvazione all’unanimità della variante per la nuova caserma dei carabinieri all’Annunziata. Il quinto punto all’ordine del giorno, la mozione sulla verifica degli edifici scolastici giuliesi proposta da Margherita Trifoni (M5S), è stato, invece, rinviato.