Sono i referenti provinciali della Lega Nord Abruzzo, Franco D’Aloisio e Mirko Di Michele, ad avanzare la proposta dell’apertura del molo di levante all’attracco dei pescherecci, sta la frequente impossibilità per i pescatori di entrare con i barconi nel canale ridotto ad altezza piscina per bambini. L’area appena a sud dello sbocco del canale, riparata dalla diga foranea e una delle poche rimaste con profondità accettabili, è infatti riservata all’attracco delle grosse petroliere, che giungono allo scalo per lo scarico del carburante, e al traghetto della Snav che effettua il collegamento turistico con la costa croata. O che almeno dovrebbe effettuare, data l’incertezza persistente della situazione, nonostante la prossimità della stagione estiva: anche quell’area potrebbe risultare inaccessibile all’ingresso del traghetto.
“Dopo averne sentito di tutti i colori”, dicono i leghisti, “data la situazione di estrema precarietà per la sopravvivenza delle famiglie dei pescatori, tale soluzione appare l’unica visto l’incapacità delle amministrazioni preposte alla risoluzione di tale problema. Ricordando che vi sono delle famiglie che hanno figli da far vivere e che l’utilizzo delle risorse non sono personali ma pubbliche”. Una mossa che la marineria aveva, in realtà, anticipato nel corso della protesta del 4 marzo scorso, quando proprio per dimostrazione tutti i pescherecci vennero attraccati presso quel molo, proprio accanto ai macchinari utilizzati per il trattamento dei fanghi dragati.
Daniele Galli