Questo il commento del Presidente della Commissione vigilanza Mauro Febbo che precisa come ‘nella scorsa legislatura non abbiamo mai fatto entrare in vigore il famoso Decreto n.10 che prevedeva il riordino e la chiusura di 6 guardie mediche poiché eravamo ben consapevoli delle problematiche ed esigenze di quei territori.
Oggi più che mai in una provincia interna – precisa Febbo – dove abbiamo nosocomi ridotti e molti reparti chiusi le Guardie mediche rivestono un ruolo strategico di pronta risposta alle tante richieste dei cittadini.
Pertanto – conclude Febbo – non capiamo quest’ultimo provvedimento del Direttore generale e sanitario poiché la decisione assunta per Celenza può essere utilizzata anche per gli altri comuni altrimenti si rischia di creare disparità all’interno dello stesso territorio e far apparire all’opinione pubblica ancora posizioni di campanili a discapito di altri.
Quindi chiedo che vengano immediatamente riattivate anche le Guardie mediche di Scerni, Cupello, Palena, San Vito e Quadri prima di capire quale soluzione alternativa più idonea applicare su questi territori e che il provvedimento non sia solo per un mese e temporaneo’.