Si tratta, più in particolare, di un sistema di marcatura che permette di rintracciare, nei casi di ritrovamento di una bicicletta rubata, il legittimo proprietario. La marcatura consiste, infatti, nella punzonatura del codice fiscale del proprietario sul telaio della bicicletta, codice che viene coperto con un’etichetta indelebile con lo stemma del Comune.
Dopo quella sul bike sharing e sul trasporto bici sugli autobus è la volta del servizio di marcatura biciclette. “Auspico una celere concretizzazione della proposta” ha commentato il consigliere Maurizio Acerbo “segnalando che quella relativa al trasporto bici sui bus nelle zone collinari della città purtroppo non trova ancora nemmeno un principio di sperimentazione, mentre altri comuni (da Roma a Firenze) che hanno approvato mozioni dopo di noi sono già partiti. Una strategia per la mobilità sostenibile è ecologica, salutare e pacifista perchè volta a superare un modello di sviluppo energivoro che semina guerre sul pianeta”.