Pescara, tutto pronto per il Centro commerciale naturale

Pescara_Corso_UmbertoPescara. Verrà ufficialmente presentato giovedì prossimo, 24 marzo, il progetto di costituzione del Centro commerciale naturale di Pescara. All’iniziativa, che si svolgerà a partire dalle 19, presso la Sala consiliare del Comune, parteciperanno tutti i rappresentanti delle Associazioni di categoria, la Provincia di Pescara e la Camera di Commercio, chiamate a far parte del nuovo soggetto giuridico, ma soprattutto i 900 operatori che gravitano nel quadrilatero centrale della città e ai quali chiederemo di aderire, tramite Consorzi di via o Associazioni, per avviare insieme quell’opera di rilancio economico-finanziario del cuore pulsante dell’economia pescarese. Lo ha ufficializzato l’assessore al Commercio e alle Attività Produttive Stefano Cardelli.

“La nascita del Centro Commerciale naturale rappresenta una delle priorità del programma di governo dell’amministrazione Albore Mascia – ha sottolineato l’assessore Cardelli -, un’idea nata ovviamente anche dall’urgenza di affrontare attraverso azioni mirate e concrete la crisi in atto nel settore commercio. E la desertificazione del centro, il continuo abbassarsi di serrande, oltre a causare la perdita di preziosi posti di lavoro, sta determinando per Pescara la perdita delle sue peculiarità e danni enormi anche dal punto di vista sociale in termini di sicurezza. Una vetrina illuminata è infatti sempre sinonimo di vivacità, di un continuo andirivieni di persone, dunque di tranquillità in termini sociali. Uno degli strumenti individuati dall’amministrazione comunale per arginare tale fenomeno è la costituzione del Centro commerciale naturale, un vero Organismo giuridico capace di creare marketing turistico per ‘vendere’ il prodotto Pescara, di sostenere la concorrenza dei marchi della grossa distribuzione che nascono tutt’attorno alla nostra città e di creare eventi per il rilancio dell’immagine del territorio”. Gli operatori commerciali si uniscono per programmare insieme le azioni amministrative tese alla ripresa del settore. All’interno del Consiglio Direttivo ci saranno il Comune di Pescara, la Provincia, la Camera di Commercio, la Confesercenti e la Confcommercio che hanno subito dato la propria adesione entusiasta, e ci saranno i portavoce delle 15 o 16 Associazioni o Consorzi di Via che si sono già costituiti: 88 operatori che già si sono associati in corso Vittorio Emanuele, 100 su Pescara centro, 80 in via Venezia, 80 in via Firenze e oltre 90 in via Cesare Battisti. Il nuovo organismo giuridico, che in quanto tale potrà partecipare ai bandi europei per l’assegnazione di fondi tesi anche alla riqualificazione urbana del territorio, dovrà studiare la promozione del territorio compreso tra via Venezia, la riviera nord, via Leopoldo Muzii e corso Vittorio Emanuele, comprendendo però anche gli operatori di via Chieti o via L’Aquila, dovrà convincere il cliente a fare ‘shopping all’aperto’ in un’area che offre 4 parchi cittadini, 3 musei e più di mille attività commerciali tra cui scegliere i prodotti; e poi dovrà organizzare con l’amministrazione gli eventi da localizzare in piazza Salotto, piazza Sacro Cuore o piazza Santa Caterina. “Insieme individueremo l’arredo urbano più idoneo su ogni singola via e le misure da adottare per agevolare la vita degli operatori che però, a loro volta, dovranno investire, aderendo alle aperture domenicali, alle aperture serali, adottando una nuova politica economica che rispetti la naturale vocazione della città che deve vedere nel turista la sua risorsa, promuovendo riunioni ogni 15 giorni, ha aggiunto Cardelli”. Inizialmente sarà l’amministrazione comunale a guidare la struttura, curando lo start up dell’operazione, mantenendo il 51 per cento delle azioni, per poi iniziare nell’arco di 24-36 mesi a cedere tali azioni nei confronti degli altri partner. Non solo: il Centro Commerciale naturale di Pescara dovrà dotarsi di un brand, un logo personale, con il quale l’amministrazione è intenzionata a partecipare al Master Plan indetto dal Governo Berlusconi, per ottenere una quota parte del maxi-finanziamento previsto di 35milioni di euro finalizzato alla realizzazione di simili iniziative.

Monica Coletti

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