Pescara-Padova 0-2. Ardemagni stende un Delfino sfortunato

pescara_curvaPescara: Pinna, Zanon, Petterini, Mengoni, Olivi, Tognozzi, Sansovini, Bonanni, Ganci (19’st Bucchi), Stoian (1’st Verratti), Berardocco (22’st Giacomelli). In panchina: Bartoletti, Soddimo, Diamoutene, Del Prete. All. Di Francesco

Padova: Cano, Bovo (24’st Gallozzi), De Paula (25’st Hochstrasser), Legati, Renzetti, Cesar (34’st Portin), Ardemagni, Crespo, Italiano, Jidayi, El Shaarawi. In panchina: Agliardi, Trevisan, Rabito, Di Nardo. All. Dal Canto

 

Pescara

0

2

Padova

20’st Ardemagni

49’st Ardemagni

Arbitro: Sig. Gennaro Palazzino di Ciampino.(Chiocchi-Zonno)

Ammoniti: Zanon, Mengoni, Ardemagni, Hochstrasser

 

Giocare male per perdere peggio, facendo i conti anche con la iella. Nella giornata in cui, forse, Di Francesco ha più giocatori a disposizione in questa stagione, il Pescara cicca la gara interna e rallenta ulteriormente l’impennata risalente ad un mese fa. E dire che l’avvio è di buona marca adriatica, con l’ottima intesa di Petterini e Bonanni sulle fasce, ma è De Paula che avvicina il Padova al vantaggio concludendo al volo l’iniziativa in contropiede: palla fuori di un soffio. Al 35′ fa di meglio taliano che si fa toccare la sfera al limite dell’area ma con la sua bomba scheggia solo la traversa sopra Pinna. Recupero della prima frazione senza tregua per Pinna, che deve elevarsi al solito atto da santità su una ribatutta ravvicinata di Ardemagni.

 

Prova la reazione il Pescara nella ripresa, ma non riesce a concretizzare e subisce il primo goal al 20′: contropiede di De Paula che suggerisce ad Ardemagni che batte Pinna: al portierone riesce solo la lieve deviazione e la palla finisce in rete. Al 29′ Bucchi cerca il pareggio tuffandosi di testa su un cross di Zanon, ma centra unicamente il palo e il Padova si salva. Ci si avvicina al finale con il Pescara scemante, e al quarto di recupero arriva la definitiva sconfitta: Italiano per Ardemagni e 2-0.

Come recita l’adagio: solo toccando il fondo si può provare a risalire a galla; i tifosi, di certo, auspicano una risalita da basse profondità.

 

Daniele Galli

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