“Consapevoli delle enormi necessità esistenti sul territorio” ha detto l’assessore alle Politica della Casa Isabella Del Trecco “abbiamo accelerato quanto più possibile il nuovo bando, dopo aver presentato alcune proposte di modifica al Regolamento regionale”.
I requisiti base per essere ammessi sono la cittadinanza italiana o Europea e gli extracomunitari saranno ammessi se muniti di permesso di soggiorno; il possesso della residenza anagrafica o dell’attività lavorativa prevalente nel Comune di Pescara; non essere titolare di diritti di proprietà, usufrutto uso e abitazione di un alloggio; assenza di precedenti assegnazioni di appartamenti realizzati con contributi pubblici; reddito annuo complessivo del nucleo familiare non superiore al limite, pari a 12mila 923,82 euro l’anno per una famiglia di due componenti, ridotto di 516,46 euro per ogni altro componente oltre i primi due; non aver ceduto l’alloggio eventualmente assegnato in precedenza.
“La graduatoria” ha aggiunto l’assessore “sarà redatta sulla base della valutazione di condizioni soggettive e oggettive. Anzitutto il reddito, e in questo caso abbiamo introdotto un benefit per gli anziani. In sostanza gli anziani che vivono con una pensione sociale minima avranno per la prima volta 2 puntise avranno superato, al momento della presentazione della domanda, i settant’anni di età, tre punti se vivono soli o in coppia. Altri due punti vengono riconosciuti se nel nucleo familiare c’è un disabile. Le condizioni oggettive riguardano invece la valutazione di un eventuale grave disagio abitativo esistente da almeno due anni alla data del bando, ma anche in questo caso con qualche variazione. La condizione abitativa all’interno di baracche, centri di raccolta, soffitte, dormitori pubblici o altri locali procurati a titolo precario non daranno più diritto a 5 punti, ma a soli 2 punti. Ovviamente questa decisione non significa che vogliamo togliere la precedenza a senzatetto o clochard. Vero è invece che spesso tra i cosiddetti ‘senza fissa dimora’ abbiamo trovato nuclei familiari numerosi, privi di ogni forma di reddito, abituati a vivere nei camper, in possesso però di auto costose, e che sino a oggi hanno sempre avuto la precedenza rispetto agli anziani o alle giovani coppie che invece hanno un minimo di reddito, pagano le tasse, hanno uno o due bambini e che si ritrovano a dover lottare onestamente con i problemi della vita quotidiana. Il nostro obiettivo è quello di favorire proprio la famiglia media, cercando in ogni modo di andarle incontro”.
Nel bando verranno poi riconosciuti punteggi per condizioni di sovraffollamento o per quelle famiglie che vivono in alloggi antigienici. Infine 4 punti verranno assegnati alle famiglie che devono lasciare un alloggio per un provvedimento esecutivo di sfratto che non sia stato intimato per inadempienza contrattuale, per un’ordinanza di sgombero o per la pensione di un dipendente pubblico o privato che fruiva dell’alloggio di servizio.
“Per i residenti a Pescara o per coloro che lavorano nel territorio la scadenza ultima per la presentazione delle istanze è il 5 maggio; per i lavoratori emigrati all’estero il termine è prorogato sino al 4 luglio, per i residenti nell’area europea; sino al 3 agosto per i residenti in area extracomunitaria. Chiusi i termini, gli uffici procederanno alla redazione della graduatoria provvisoria che verrà pubblicata per 15 giorni all’Albo Pretorio del Comune. I cittadini potranno presentare opposizione entro 30 giorni. Esaurito l’esame delle opposizioni, la Commissione formulerà la graduatoria definitiva che sarà valida sino a un nuovo bando”.
Nel frattempo, l’Ufficio comunale Politica della Casa ha avviato l’esame delle 784 domande per accedere ai contributi per il sostegno al pagamento dei canoni di locazione per alloggi presi in affitto da privati.
Entro maggio l’amministrazione comunale dovrà inoltrare il rendiconto alla Regione Abruzzo per l’erogazione dei fondi. “Ovviamente” ha specificato Del Trecco “il Comune procederà anche a controlli a campione sulle domande per accertare la veridicità delle dichiarazioni effettuate e se dagli accertamenti dovessero emergere delle dichiarazioni false, oltre a incorrere nelle sanzioni penali, il dichiarante decadrà dai benefici previsti”.