Un censimento degli edifici, dunque, “ che permetta di conoscere queste architetture” e che “potrebbe portare ad una maggiore consapevolezza del tema attraverso una revisione sul patrimonio in pericolo”, rende noto l’associazione in un comunicato. Un patrimonio minacciato dal processo di espansione volumetrica, al quale si va ad aggiungere il ‘piano casa’.
La proposta dell’associazione è quindi quella di “raccogliere materiale storico sugli edifici, svolgere una scelta sulla qualità architettonica, condividerne i documenti, creare una base per la valorizzazione e la tutela dei casi studio, il tutto attraverso un confronto con la facoltà di architettura e la soprintendenza di Pescara”.
Al censimento dovrà poi seguire un dibattito. Per ‘ri-funzionalizzare’ la realtà storica, anche attraverso il restauro e il recupero con l’aiuto delle nuove tecnolgie della bioedilizia. Come per ogni censimento, lo strumento operativo sarà la scheda di valutazione, che potrà essere compilata da più di un contributo.
Pierluigi Farnese