Chieti. “Semplicemente indecente quanto successo oggi in Consiglio comunale”.
Così in una nota Ottavio Argenio e Manuela D’Arcangelo del Movimento 5 Stelle Chieti, che aggiungono: “Abbiamo chiesto l’annullamento della Delibera 163 della Giunta con la quale sono state aumentate le tariffe di trasporto scolastico, mense ed asili nido ed abbiamo illustrato i motivi per i quali riteniamo che quell’atto sia totalmente illegittimo. Li riassumiamo ancora una volta: è stata adottata dopo il termine di scadenza che la Legge fissa, per quest’anno, al 30 aprile 2016; non è stata allegata al bilancio di previsione come richiesto dalla lettera e) dell’art. 172 del TUEL; la sua concreta ed attuale applicazione – visto che oggi chi iscrive un figlio al trasporto scolastico paga le nuove tariffe – viola il Regolamento vigente sul trasporto scolastico; Qualcuno si è reso responsabile di un falso in atto pubblico visto che al modulo di domanda viene allegato un testo regolamentare artefatto! Tutti, dalla maggioranza ai restanti gruppi di opposizione, hanno concordato sulla illegittimità di tale atto ed hanno riconosciuto la validità del nostro lavoro. Volevamo evitare che un atto illegittimo andasse a gravare sull’economia delle famiglie, soprattutto su quelle con redditi più bassi. Abbiamo chiesto che le tariffe restassero quindi invariate per l’anno scolastico 2016/2017. Al tempo stesso, abbiamo evidenziato che il permanere in vigore di un simile provvedimento potrebbe causare un danno economico all’ente che, ovviamente potrebbe ripercuotersi sui già compromessi equilibri di bilancio e di conseguenza, sulla collettività. La maggioranza tuttavia, ci ha chiesto più volte di ritirare la mozione, pur ritenendola corretta, perché evidentemente nessun Consigliere voleva assumersi la responsabilità di contrastare un atto della Giunta, sebbene illegittimo e, per come ne viene fatta applicazione, persino in grado di integrare ipotesi di reato.
“Non saremo mai complici di questo atteggiamento di vile servilismo e senza aspettare che la Giunta adotti un nuovo atto illegittimo – conclude la nota – interesseremo i competenti Uffici Giudiziari affinché si faccia luce sul comportamento di chi ha predisposto un documento pubblico falso, perché non corrispondente a quello vigente, redatto al solo scopo di consentire al Comune di incassare somme in realtà non dovute”.