Pescara. La Lega Nord Abruzzo interviene sul progetto elettrodotto a 380 kV a doppia terna Villanova-Gissi (che di fatto triplica l’attuale media dorsale adriatica) e il cavo sottomarino HVDC 500 kV Tivat-Villanova (che permette uno scambio di potenza di 1.000 MW, pari ad una grossa centrale). I progetti sarebbero stati finora giustificati con l’elevata dipendenza energetica della nostra regione, ma questo seconda la Lega Nord non sarebbe vero.
“Appare strano, infatti, come Terna in Consiglio Comunale a Pescara nel maggio scorso abbia presentato i dati elettrici fino al 2006 mostrando effettivamente la nostra regione come deficitaria – ha spiegato la Lega – Ma al 2009, fonte la stessa Terna, la situazione è sostanzialmente mutata per due cause: l’entrata in produzione della turbogas di Gissi (780 MW, la centrale più grande d’Abruzzo) e gli effetti della crisi che ha ridotto i consumi elettrici regionali del 9% rispetto all’anno precedente. Nel 2009 l’Abruzzo ha infatti consumato 6,3 TWh (miliardi di kWh) producendone 7,8 TWh con superi di oltre 1 TWh e un surplus pari al 16% del totale (si ricorda che la media nazionale è invece di un deficit del 15% circa). La verità potrebbe essere un’altra: l’energia che si intende trasportare attraverso i nuovi progetti non è destinata all’Abruzzo bensì alle Marche (deficit 4 TWh), e in misura ben maggiore al Lazio (deficit 13 TWh), attraverso l’eccesso di produzione della Puglia (via dorsale adriatica) e in futuro dalle centrali di A2A che entreranno in produzione in Montenegro (via cavo sottomarino). Attraverso quest’ultimo la stessa Terna stima di veicolare circa 5-6 TWh/anno, quantitativo che agli attuali prezzi all’ingrosso (ipotesi di 5 cent/kWh) equivale alla movimentazione di 300 milioni di Euro/anno di elettricità attraverso e non per il nostro territorio”. A questo la Lega Nord chiede se non sia il caso di rivedere al rialzo le compensazioni di Terna, che a sua volta dovrebbe procedere ad una rettifica sui dati a suo tempo presentati.
