Pescara, a Fontanelle torna il vigile di quartiere: nasce il primo Presidio della Legalità

mascia_fontanellePescara. “Fontanelle rappresenta una sorta di progetto pilota per l’amministrazione comunale di Pescara con l’istituzione del primo presidio della legalità che oggi si è definitivamente concretizzato con il ripristino del primo distaccamento della Polizia municipale sul territorio, il ritorno del vigile di quartiere e l’apertura di un rapporto di collaborazione concreto con i cittadini. Un modello che intendiamo esportare anche negli altri rioni di Pescara, a partire da Zanni”.

Lo ha annunciato il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia questa mattina, in occasione della firma della convenzione con la quale sono stati formalmente assegnati i locali di via Caduti per Servizio 41 all’Associazione Insieme per Fontanelle la quale, a sua volta, ha assunto la gestione, la manutenzione e la custodia del Parco della Serenità. Presenti all’incontro anche gli assessori alla Politica della Casa Isabella Del Trecco, ai Parchi Nicola Ricotta e al Patrimonio Eugenio Seccia, il presidente della Commissione consiliare Lavori pubblici Armando Foschi, e il comandante della Polizia municipale Carlo Maggitti, oltre al presidente della Circoscrizione Porta Nuova Piernicola Teodoro, al presidente dell’Associazione Nello Raspa e a don Max, parroco di Fontanelle.

“Da oggi in via Caduti per Servizio è più evidente e tangibile la presenza dell’amministrazione comunale, e attraverso essa, dello Stato” ha detto il primo cittadino. “Il nostro percorso nel quartiere è iniziato in realtà già mesi fa. Siamo partiti da un primo incontro con Don Max, sollecitato da un intervento anche provocatorio dello stesso parroco, che ha sollevato l’attenzione della nostra amministrazione sui problemi che caratterizzavano il quartiere, dalle questioni inerenti la manutenzione urbana intesa in senso stretto, dunque dall’assenza di arredo urbano, il verde pubblico, la pulizia, strade non asfaltate, sino ai problemi di ordine pubblico, per la presenza di alcune famiglie che hanno occupato abusivamente degli alloggi popolari e che cercano di imporre la propria legge nel rione, e per una scarsa percezione di sicurezza in senso generale che limitava la vita dei cittadini, inducendoli a evitare di fare vita sociale, di uscire di casa dopo l’imbrunire. Dopo l’appello di Don Max siamo venuti a verificare personalmente la situazione, abbiamo avuto modo di incontrare le tante famiglie oneste che vivono nel rione, e anche alcune di quelle famiglie, poche fortunatamente, che occupano abusivamente gli alloggi popolari e che ci hanno anche accolto con i pitbull senza però intimorirci. Dopo aver preso le misure del disagio di cui parlava Don Max, abbiamo realizzato un cronoprogramma di interventi da realizzare in via Caduti per Servizio. In poche settimane siamo tornati per asfaltare stradine che attendevano da anni un intervento. Poi lo scorso ottobre abbiamo inaugurato il centro Fontanelle Soccorso, un punto di assistenza socio-sanitaria affidato all’Associazione Nazionale Pubblica Assistenza, l’Anpas, un servizio sanitario con ambulanza a carattere assistenziale e formativo. L’amministrazione comunale anche in questo caso ha messo a disposizione un locale situato al pianterreno di un fabbricato condominiale di edilizia residenziale pubblica, della superficie di 105 metri quadrati, dove sta operando la società Manoppello Soccorso Onlus che garantisce il servizio sanitario con ambulanza attrezzata per la rianimazione. Oggi siamo di nuovo tornati nel rione per l’inaugurazione del Presidio della Legalità. Come previsto nella convenzione, della durata di due anni, l’Associazione Insieme per Fontanelle provvederà alla tosatura del prato, alla manutenzione dei cespugli, arbusti e siepi”. Nei locali dell’associazione sarà presente un agente fisso, l’agente scelto Walter Casalena, che non sarà nel quartiere per fare le multe, ma piuttosto dovrà diventare “l’amico” del rione. “La giornata odierna” ha aggiunto Mascia “rappresenta un momento storico per il quartiere, anche se ovviamente non riteniamo concluso il nostro impegno. Sicuramente con via Caduti per Servizio, dove vivono 591 famiglie, ossia circa 2mila residenti, abbiamo istituito un modello che intendiamo esportare anche in altre zone della città, come a Zanni”.

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