Pescara. “Non mi riferisco di certo ai regali di Natale” esordisce Antonio Blasioli, consigliere comunale Pd, nella conferenza convocata questa mattina dal gruppo del Partito democratico al consiglio comunale di Pescara per parlare di traffico, infrastrutture e qualità della vita. “Penso piuttosto al ‘pacco’ nel suo significato napoletano. Quello che poi si scopre che dentro è vuoto”.
Alla metafora del vuoto ricorre anche Moreno Di Pietrantonio, capogruppo dei democratici in consiglio comunale, quando parla dell’‘operazione-fumogeni’ del sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia. “Siamo di fronte ad annunci roboanti che servono solo a coprire il vuoto amministrativo e la crisi politica dell’attuale giunta”.
Il riferimento è all’annuncio di questi giorni di una pedonalizzazione di Corso Vittorio Emanuele e ad altre proposte definite dai democratici difficilmente realizzabili e altamente improbabili, quantomeno nel breve o medio termine.
Dure le posizioni anche degli altri esponenti presenti alla conferenza, Gianluca Fusilli, Paola Marchegiani, Marco Alessandrini, Enzo Del Vecchio. Fallimento politico, immobilismo, pressappochismo – a loro dire – i mali dell’amministrazione comunale in materia di mobilità e di conseguenza nelle scelte che riguardano la qualità della vita dei cittadini e la lotta all’inquinamento atmosferico. Per i democratici il tunnel sotto l’area di risulta, il parcheggio della Madonnina, il parcheggio interrato sotto piazza Primo Maggio non si faranno mai perché richiedono appalti lunghi e costosissimi.
“È il momento di dire la verità ai cittadini” prosegue Di Pietrantonio. “Esiste una programmazione messa in atto dalla precedente amministrazione che andrebbe soltanto portata avanti. E invece è stata bloccata per inadeguatezza e mancanza di coraggio”.
Blasioli rincara la dose. “Da questa amministrazione continuano a provenire solo annunci di opere faraoniche che non verranno mai portate a termine. Non crediamo al fumo negli occhi di un sindaco che ha riportato le auto sui marciapiedi della riviera, che per combattere le polveri sottili voleva chiudere al traffico le strade di notte. Come si legge in un’indagine del Sole 24 Ore – che non possiamo certo definire un organo di parte – negli ultimi diciotto mesi Pescara è retrocessa di ventuno posizioni nella classifica ecologica stilata dal quotidiano”.
“La pedonalizzazione” prosegue Blasioli “non può avere luogo senza un’opera di educazione alla cittadinanza”. Per Alessandrini “la pedonalizzazione è certamente importante – così come la riqualificazione dei centri storici e l’adeguamento agli standard europei – ma si tratta di misure da attuare con gradualità. Bisogna ripensare tutta la mobilità e questo comporta un rischio di impopolarità” che per il consigliere questa giunta non è in grado di sopportare. “Perché sono divisi su troppe questioni”. E poi “non esiste neanche uno studio a sostegno di tutte queste proposte” aggiunge Di Pietrantonio.
Le critiche non solo nel merito, ma anche di metodo. Per i democratici infatti manca la progettualità. “E la programmazione va discussa e portata in consiglio” afferma Blasioli. “Le scelte vanno condivise”.
I democratici chiedono al sindaco di rientrare nella legge riprendendo il piano traffico, aggiornandolo o adottandone uno nuovo. Di discuterlo con le forze politiche, con le associazioni ambientaliste e con tutti gli attori interessati. E poi di metterlo in pratica.
Non si fa attendere la replica del vicecapogruppo Pdl Armando Foschi. “L’unico ‘pacco’ che i pescaresi si sono ritrovati tra le mani” si legge in un comunicato “è quello ereditato dai sei anni di governo del centrosinistra che, tra i tanti flop della propria amministrazione, può annoverare anche quello messo a segno sul fronte della mobilità”.
L’accusa è di non aver realizzato un’opera infrastrutturale in sei anni, non una mobilità razionale, non una sola decisione realmente strategica sulla viabilità cittadina. “Per sei anni” sostiene Foschi “il Pd ha lasciato chiuso in un cassetto il progetto della filovia, non è stata progettata una rete viaria nuova, alternativa, né si è preoccupato di dotare la città di nuovi posti auto a fronte di un naturale aumento di auto determinato dalla capacità di attrazione esercitata da Pescara”.
Speculari le motivazioni secondo cui le fratture interne avrebbero impedito al Pd di assumere decisioni coraggiose. “Alla nostra amministrazione” prosegue Foschi “è toccato il duro compito di raccogliere le macerie e ricominciare a pensare da zero la mobilità di Pescara, cercando di recuperare i sei anni persi inutilmente”.
Le opere in cantiere. I lavori per la filovia – che sarà pronta entro dicembre 2011 – e l’asse viario via Caravaggio – via Ferrari. Poi tre importanti parcheggi da realizzare in piazza Primo Maggio, la Madonnina e sulle aree di risulta. “ Non solo: da mesi abbiamo concretamente avviato l’esperimento della chiusura alle auto della riviera, proprio attraverso la ‘Pescara senz’auto’, vietando il traffico sull’intero litorale, nord e sud. In un anno e mezzo abbiamo avviato la riorganizzazione della mobilità sul territorio cittadino diviso per sezioni, ormai quasi completando il lavoro su Porta Nuova dove tra poche settimane partiranno interventi strutturali fondamentali per ridisegnare e razionalizzare la viabilità”.
“Il nostro obiettivo” conclude il comunicato “è soprattutto quello di riuscire a realizzare una città a misura d’uomo ampliando sempre più la zona pedonale: in un anno e mezzo abbiamo già esteso l’isola pedonale all’intero centro storico, in via Milano e via Emilia. Ora proseguiremo in via Mazzini e nel resto delle vie del centro urbano”.
Pierluigi Farnese