Lo ha detto il presidente della Giunta regionale, Luciano D’Alfonso, intervenendo ai lavori del convegno dal tiolo “La sicurezza al centro – Comuni, Stato e Regione insieme”, che si è svolto oggi pomeriggio a Pescara, e a cui hanno partecipato tra gli altri il vicecapo vicario della Polizia di Stato, Luigi Savina, e il Sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri con delega alle informazioni per la sicurezza, Marco Minniti.
“In Abruzzo – ha proseguito D’Alfonso – abbiamo a disposizione 1.500 telecamere di proprietà di pubbliche amministrazioni e circa 8.000 dispositivi di videosorveglianza appartenenti ai privati: anche la tecnologia deve venirci in aiuto e svolgere un ruolo importante nella prevenzione”. “La sicurezza dei cittadini – sottolinea il presidente della Giunta regionale – non si esaurisce solo con la prevenzione e con il contrasto, ma anche con politiche di sviluppo”. “E’ da tempo – ricorda il presidente D’Alfonso – che la nostra azione di governo sta puntando su questo tema: dopo aver notato che di sera l’utenza dei bus pubblici diminuisce notevolmente, il 18 marzo scorso abbiamo firmato un protocollo d’intesa tra la Regione, le forze dell’Ordine e le aziende di trasporto pubblico regionale per garantire una mobilità serena agli abruzzesi a tutte le ore del giorno, e con la delibera n. 242 del 19 aprile abbiamo finanziato per oltre 3 milioni di euro la costruzione di tre stazioni dei Carabinieri a Giulianova, Loreto Aprutino e Manoppello”.
In occasione dell’incontro, che si è svolto nella sala consiliare del Comune di Pescara, è stato sottoscritto, da parte di Anci, Prefetture abruzzesi e Regione, un “Patto per la sicurezza”, finalizzato a promuovere azioni coordinate e integrate per garantire le maggiori condizioni di sicurezza ai cittadini. Con questo accordo le parti si impegnano, nello specifico, a ottimizzare il controllo del territorio realizzando, previa valutazione in sede di Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, progetti integrati in materia di sicurezza urbana, con riguardo ad aree di intervento ritenute prioritarie per la vivibilità, la convivenza civile, la coesione sociale, implementare e ammodernare i sistemi di videosorveglianza, anche al fine di costituire una rete per lo scambio e la condivisione di informazioni e immagini.